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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 15:18.
L'ultima modifica è del 17 ottobre 2011 alle ore 14:21.

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Rutelli: insoddisfacente la prevenzione degli apparati investigativi
Dal canto suo, l'opposizione continua a a denunciare le presunte lacune del sistema di prevenzione che avrebbe dovuto evitare gli incidenti di piazza San Giovanni. «Sabato pomeriggio - è l'affondo del leader dell'Api, Francesco Rutelli - la prevenzione degli apparati investigativi verso i teppisti e i delinquenti è stata insoddisfacente. Apprezzo la gestione della piazza da parte delle forze dell'ordine, ferma e intelligente, ma critico la prevenzione e se non sbaglio i responsabili sono al governo».

Fli attacca Letta: dov'erano i nostri servizi segreti?
Carmelo Briguglio
, vicecaporguppo di Fli a Montecitorio, fa nomi e cognomi e tira in ballo il sottosegretario Gianni Letta, che ha la delega ai servizi di sicurezza. «Dinanzi a un disegno eversivo che è stato organizzato e preparato da estremisti e black bloc che hanno messo a ferro e fuoco Roma, unico caso in Europa, la domanda è d'obbligo: ma che hanno fatto i nostri servizi segreti, quelli alle dipendenze del dottor Gianni Letta? Dove era la nostra elefantiaca intelligence, quella che cucina per il Copasir rapporti periodici di dubbia utilità? Il dottor Letta informi il Parlamento e il Paese».

Alemanno: nessuna indulgenza. Mantovano: serve risposta giudiziaria seria
Degli incidenti è tornato a parlare oggi anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «I violenti non devono avere alcuna forma di indulgenza e comprensione perché solo così possono essere colpiti e non c'è rischio di avere reazioni negative rispetto a questointervento che deve essere fatto in modo preventivo tutto l'anno. Il primo passo deve essere quello di isolare i violenti come fu fatto negli anni '70 quando fu isolato definitivamente il terrorismo. Serve severità, non il permissivismo del 14 dicembre. Bisogna fare tutto l'anno un'opera di intelligence, deve esserci una pressione costante per evitare che si ripeta quanto accaduto». Richiesta reiterata anche dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ospite di "24 Mattino" su Radio 24 (ascolta l'audio). «Auspico che non accada il bis del 14 dicembre con una risposta giudiziaria risibile, in alcuni casi irridente per ciò che è accaduto e per chi ha subito i danni più gravi, le forze di polizia».

Vietti (Csm): no a leggi speciali
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti si schiera contro la proposta di leggi speciali contro le violenze di piazza. «Premesso che la condanna della violenza deve essere totale e radicale e la solidarietà nei confronti delle forze dell'ordine deve essere altrettanto netta e chiara, sono assolutamente contrario - ha affermato intervenendo a "Otto e mezzo" su La7 - a legiferare sull'onda dell'emotività dei fatti di cronaca».
Secondo Vietti «è un difetto costante del nostro paese che produce legislazione contradditoria e inefficace. Le norme che abbiamo sono già efficafci e forse anche troppe».

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