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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2011 alle ore 12:27.

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ore 12:40
LA PARTECIPAZIONE -
Per gli organizzatori del movimento No Tav al corteo in corso in Val Susa partecipano «almeno 20 mila persone»: è la stima fatta da un portavoce del Centro sociale Askatasuna di Torino.
Secondo i dati della Questura di Toirno, al momento della partenza dal campo sportivo di Giaglione, il corteo era composto da 700 manifestanti, mentre altre 500 persone, per lo più donne e bambini, erano ferme presso lo stesso campo sportivo e la piazza di Giaglione.

ore 12:30
I LEADER DEL MOVIMENTO -
Alberto Perino, uno dei leader del movimento No Tav: «Proveremo ad avvicinarci, se ci fermeranno riproveremo perché in un anno ci sono 52 domeniche e molte feste. Dal 1° novembre in poi».


ore 12:25
IL CORTEO NELLA ZONA INTERDETTA
- ll primo spezzone del corteo, partito alle 11.30 dal campo di calcio di Giaglione, è entrato nella zona interdetta al passaggio secondo l'ordinanza prefettizia del 20 ottobre. Nessun ostacolo da parte delle forze dell'ordine, che si trovano probabilmente circa un chilometro più avanti dove da giorni c'è un posto di blocco sul proseguimento della strada che diventa sterrata e che conduce alla baita dei No Tav, baita Clarea, a un centinaio di metri dalla recinzione dell'area del cantiere. Tra le zone interdette c'è la strada comunale della frazione Sa Giovanni e la strada comunale della frazione San Rocco.

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