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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2011 alle ore 13:42.

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Sul red carpet la storia magica di Hugo Cabret, film di Scorsese in 3D. Poi "11 metri"Sul red carpet la storia magica di Hugo Cabret, film di Scorsese in 3D. Poi "11 metri"

Ovazione per Napolitano alla prima de "L'industriale" di Montaldo
Un'ovazione ha accolto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, ieri alla prima del film fuori concorso "L'industriale" di Giuliano Montaldo, che uscirà nel 2012 (sceneggiato da Giuliano Montaldo con Andrea Purgatori). Il film, con protagonista Pierfrancesco Favino, racconta la storia di un giovane industriale strozzato dalla crisi economica e che ciò nonostante non vuole accettare di chiudere la fabbrica e mandare a casa i suoi 70 operai, in una Torino livida, simbolo delle difficoltà di oggi. Un imprenditore quarantenne schiacciato dalla crisi, che tenta di sopravvivere senza ricorrere a imbrogli o sotterfugi in un mondo di pescecani. Una lotta impari che minerà la sua vita e i sentimenti, soprattutto il rapporto con la moglie (Carolina Crescentini).

Ieri urla e applausi per i vampiri d Twiligth
Urla e applausi a scena aperta ieri per la presentazione al Festival di Roma in Sala Santa Cecilia dei 15 minuti con scene in anteprima di Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 di Bill Condon, in uscita in Italia il 16 novembre. C'è una scena finora inedita di circa un minuto, in cui Bella (Kristen Stewart), mentre si prepara per il matrimonio con il vampiro Edward (Robert Pattinson), seduta davanti allo specchio, si riconcilia con Rosalie Cullen (Nikki Reed), mentre Alice (Ashley Green), sorella dello sposo, si dice contenta di come «i matrimoni uniscano». Una platea piena di fans, per lo più donne, dai 9 agli oltre 60 anni (genitori e nonni compresi) si sono entusiasmati anche per l'arrivo in sala di Jackson Rathbone e Nikki Reed, interpreti di due membri della famiglia di vampiri Cullen, che dopo la proiezione hanno risposto alle domande del pubblico. Nella conferenza stampa le confessioni di Nikki Reed, che nella saga veste i panni della vampira Rosalie Cullen. «Quando abbiamo iniziato eravamo un gruppo di ragazzini sconosciuti a Portland - ha detto Nikki Reed, alias Rosalie Cullen - andavamo ad ascoltare la musica, fuori a cena. La cose sono cambiate con la fama del film. Il set è diventato blindato, circondato da body guard, tutto più grande. Non dico meglio o peggio, ma è cambiato. Ha reso la vita difficile». Lontani dal set, e senza trucco vampiresco, svelano di non essere biondi ma mori e di non assomigliare ai personaggi.

Rubini: Scamarcio è un meridionale col trolley
«Io sono ancora un meridionale con la valigia di cartone, Scamarcio è invece un meridionale col trolley e questo a un uomo del sud non può che far piacere». Così Sergio Rubini, nel duetto ieri con Riccardo Scamarcio al Festival di Roma, nell'ambito di L'altro Cinema - Extra. Un'ora e mezza rispondendo a Mario Sesti e al pubblico, Rubini e Scamarcio hanno parlato del loro rapporto con il cinema e dei film diretti da Rubini con Scamarcio attore, Colpo d'occhio e L'uomo nero. «Lavorare con Sergio è un sogno che si è avverato - ha detto Scamarcio -. La sua cosa più incredibile è che ti fa sentire invincibile, dà per scontato che tu riesca a fare quello che sta per chiederti. Ha la capacità di neutralizzare tutti i miei trucchi». Rubini è subito rimasto colpito dal fatto che «Riccardo non fosse in conflitto con la sua bellezza. Gli attori belli a volte se ne vergognano e si camuffano, Riccardo invece è consapevole del suo volto e quindi sa star fermo e riempire la scena anche solo con la sua immagine».

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