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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 23:04.
L'ultima modifica è del 02 novembre 2011 alle ore 12:32.

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Ore 12,19. Di Pietro: Bce non è Vangelo, fa anche macelleria sociale
«Mi auguro che alcune delle cose scritte nella lettera alla Bce non si realizzino. Noi le riteniamo macelleria sociale». È quanto afferma il leader dell'Idv, Antonio di Pietro, che puntualizza: «Sono pronto a dare il mio appoggio a un governo istituzionale, a patto che finalmente a pagare l'emergenza sia quel 10% di italiani che detiene il 60% della ricchezza e non sempre il 90% di italiani che detiene meno del 40%.

Ore 12,06. La Russa: discussione premier-Tremonti, no dissapori
«Io ieri sera non c'ero alla riunione, ma mi risulta che tra il premier Berlusconi e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ci sia stata una discussione approfondita, ma senza dissapori». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a margine della celebrazione del treno del Milite Ignoto alla Stazione Termini.

Ore 11,45. Bersani riunisce vertice Pd, Di Pietro di Idv
Alle 13 si riunirà l'ufficio di presidenza dell'Italia dei Valori per fare il punto sulla situazione politica e sulla grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese e l`Europa. Quasi in contemporanea, intorno alle 14, avrà inizio a largo del Nazareno il vertice del Pd convocato da Pier Luigi Bersani che ha chiamato ieri a consulto presidente del partito, vicesegretario e capigruppo parlamentari.

Ore 11,10. Tremonti arriva a Palazzo Chigi
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è arrivato a Palazzo Chigi per il vertice sulle misure anti-crisi. Presenti alla riunione oltre al premier Silvio Berlusconi, i ministri Maurizio Sacconi, Paolo Romani, Altero Matteoli e Roberto Calderoli. Nella sede del governo è giunto anche il, sottosegretario alla presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti.

Ore 10,53. Berlusconi non si reca alla cerimonia che commemora il Milite ignoto
Il premier Silvio Berlusconi non si è recato alla cerimonia alla stazione Termini che commemora il trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma. Il presidente del Consiglio è infatti al lavoro a palazzo Chigi per mettere a punto le misure anticrisi.

Ore 10,40. Vendola: no a un governo tecnico, si rischia salti la coesione sociale
Il leader di Sel, Nichi Vendola, boccia le ipotesi di un governo tecnico, annunciando «l'atteggiamento negativo» del suo partito nel caso di un governo d'emergenza: «è una strada sbagliata e politicamente poco fondata negli attuali rapporti di forza parlamentari. Se per rispondere all'attacco speculativo si chiude a tenaglia la stretta sul welfare, se si prosegue con la retorica dell'austerità, la politica della miseria, se non si mette in piedi un'idea di politica industriale e di crescita, continueremo a produrre tagli su tagli senza effetti virtuosi sul debito pubblico. Il Paese, nel frattempo, salta. E rischia di saltare la coesione socialeQuello che ci rende così vulnerabili agli speculatori é l'opacità della politica, l'autoreferenzialità di una classe dirigente barricata neisuoi fortini».

Ore 10,27. Renzi (Pd), Berlusconi faccia come Zapatero: non si ricandidi
«Per superare l'acuta crisi economica», secondo il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), il Governo ha due strade. «La prima - spiega - trova il coraggio che non ha avuto e mette i contenuti della lettera della Bce in un decretolegge, come suggeriscono in queste ore autorevoli amici di Berlusconi. Poiil premier va in tv e fa come Zapatero: non mi ricandido, questi sono iprovvedimenti, tra sei mesi si vota». «La seconda - aggiunge Renzi -a casa subito e governo tecnico. È in gioco il futuro dell'Italia».

Ore 10,25. Della Vedova (Fli): opposizioni pronte a un nuovo governo, ma no al decreto
«La responsabilità delle opposizioni é quella di convergere su un nuovo governo con un'ampia baseparlamentare che si muova a tappe forzate nella direzioneindicata dalla lettera all'Ue. Siamo pronti da subito a metterciin gioco con un nuovo governo», ha detto il capogruppo di Fli
alla Camera, Benedetto Della Vedova, intervenendo alla trasmissione di Sky "Un caffé con". «non é responsabile, invece - hasottolineato Della Vedova - é cercare di realizzare queste misure con un decreto che rischierebbe di non essere maiapprovato, non a causa delle opposizioni ma perché lamaggioranza non c'é più». Bisogna ottenerenell'immediato «una tregua di sei mesi sui mercati che permetta all'Italia di riguadagnare credibilità».

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