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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 23:04.
L'ultima modifica è del 02 novembre 2011 alle ore 12:32.

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Ore 22,21. Sfuma decreto, si va verso maxiemendamento
Sfuma l'ipotesi di un decreto legge per recepire le misure anticrisi più urgenti. La riunione del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha accantonato l'idea di un Dl e si è orientata sullo strumento di un maxiemendamento al Ddl stabilità ora all'esame del Senato.

Ore 22,15. Crisi: terminato Consiglio dei ministri
È terminato alle 22,15, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri sulle misure anticrisi e per il rilancio dello sviluppo.

Ore 22,10. MInistero lavoro: nessuna norma sui licenziamenti in Dl
Non c'è mai stata l'ipotesi di inserire nel decreto legge le cosiddette norme sui licenziamenti. È quanto sottolineano fonti del ministero del Lavoro.

Ore 22,06. Crisi: sospesa per pochi minuti riunione Consiglio dei ministri
La riunione del Consiglio dei ministri, convocata per il varo delle misure anticrisi, è stata sospesa per qualche minuto ed è appena ripresa.

Ore 21,58. Ferrara: Berlusconi sotto assedio a Palazzo Chigi
«Il capo del governo si ritrova sotto assedio a palazzo Chigi. Il suo ministro dell'Economia è contro il decreto. Il capo dello stato è contro il decreto. Le motivazioni di Napolitano risentono del suo ruolo arbitrale: le opposizioni gridano all'emergenza e all'interesse del paese, ma lavorano in realtà solo per abbattere Berlusconi, e vogliono a tutti i costi impedirgli di decidere, di presentarsi al G20 con una linea d'azione e cose fatte, promulgate, che risollevino il valore di azioni e titoli pubblici italiani». È quanto si legge nelll'editoriale scritto da Giuliano Ferrara che comparirà sul Foglio di domani.

Ore 21,50. Summit Pdl processa Tremonti, duri Brunetta e Cicchitto
Un vero e proprio processo a Giulio Tremonti è andato in scena nel corso dell'ufficio di Presidenza del Pdl. Il titolare del dicastero è arrivato in ritardo e andato via in anticipo, ma in tempo per ascoltare il durissimo intervento di Renato Brunetta, cui è seguito quello di Fabrizio Cicchitto, che hanno messo in guardia dal problema di una sempre crescente distonia tra il Tesoro e il resto del governo. Tremonti, che non è intervenuto, viene descritto come sorridente e intento ad abbozzare disegni su alcuni fogli bianchi.

Ore 21,49. Paniz precisa: nuovo premier Pdl solo se Berlusconi lascia
«È indubbio che Berlusconi ha perso parte del suo consenso perché lo confermano i sondaggi e la ragione principale è stata la commistione tra pubblico e privato» ma «non ritengo debba lasciare perché ha carisma e autorevolezza». È quanto precisa il deputato del Pdl Maurizio Paniz. «Se spontaneamente Berlusconi decidesse di fare un passo indietro - ha proseguito - io sarei contrario a un governo tecnico. Penso invece che dovrebbe esserci un governo di questa maggioranza. E se mi si chiede chi dovrebbe guidarlo dico Gianni Letta o Renato Schifani».

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