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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2011 alle ore 16:51.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2011 alle ore 10:19.

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Mario Monti (Lapresse)Mario Monti (Lapresse)

Nel colloquio definito "cordiale e collaborativo" Bossi e Monti hanno stabilito che si incontreranno personalmente dopo l'espressione della fiducia da parte del Parlamento.

Fini: entro venerdì fiducia a Camera e Senato. Casini: Monti sarà spartiacque per la politica
Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, la fiducia al nuovo governo «entro venerdì avrà ricevuto la fiducia in entrambi i rami del parlamento», come spiega in un'intervista a Gr Parlamento. Fini ieri sera ha incontrato Monti, come da prassi dopo l'incarico ricevuto dal premier in pectore: «E' molto determinato e consapevole dell'importanza del ruolo che gli è stato assegnato dal Capo dello Stato, e consapevole della necessità di agire presto e bene».

«Il governo Monti che si costituirà dovrà affrontare prioritariamente l'emergenza economica di milioni di famiglie del ceto medio. Il tema economico è quello principale per il governo Monti. E penso che sarà uno spartiacque per le forze politiche», ha affermato stamattina il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervenuto a La Telefonata su Canale 5. «D'ora in avanti - ha spiegato - sulla base del mondo con cui riusciremo ad affrontare questa crisi, si determineranno anche le possibili alleanze future, gli schieramenti.

Finalmente deve tornare al centro della politica, al posto di "Berlusconi sì, Berlusconi no" cosa fare concrertamente per questo Paese in campo economico e sociale». Su quetso punto anche Fini è d'accordo: il governo Monti «non rappresenterà la fine del bipolarismo, ma solo del bipolarismo muscolare nel quale un polo è sempre pronto a delegittimare l'avversario».

Marcegaglia: i partiti abbassino i toni, pensino al bene del Paese
«I partiti pensino soprattutto al bene del Paese, quindi si abbassino i toni». Lo afferma il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, parlando dell'incarico a Mario Monti e aggiungendo che «è molto importante che questo governo nasca presto e metta mano alle riforme fondamentali per tornare a crescere».

Galli: faccio il tifo per Monti
«Faccio il tifo perché il tentativo Monti riesca. L'emergenza è enorme: chi non lo capisce si assuma la responsabilità nei confronti degli italiani»: così Gianpaolo Galli, direttore generale di Confindustria, intervenuto questa mattina a LA7. «Il senso dell'emergenza ce l'ha chi ha il contatto con le imprese e i lavoratori, soprattutto con le piccole imprese», ha aggiunto.

«Monti è una persona molto autorevole, un uomo delle istituzioni che ha fatto politica perchè è stato per due volte Commissario europeo e ha avuto responsabilità politiche», ha precisato Galli. Infine sulla patrimoniale Galli ipotizza «una patrimoniale ordinaria con aliquota ridotta, che eviti di spaventare i risparmiatori e che stia sull'1,5 per mille, alcuni dicono il 3 per mille. Che vuol dire che su un immobile di un milione paghi mille euro...».

Camusso: a Monti chiederemo equità e patrimoniale sulle grandi ricchezze
«Al presidente Monti sottolineeremo che le ricette finora presentate non sono utili e ascolteremo cosa ci dirà. L'Italia ha bisogno di un'altra politica economica che si basi sull'equità sociale e bisogna partire dalla redistribuzione fiscale, da una patrimoniale sulle grandi ricchezze». Lo ha detto la leader Cgil, Susanna Camusso, che domani alle 15 sarà a colloquio con il premier incaricato e che ha detto di augurarsi che Monti sia un interlocutore migliore del precedente governo. Del capitolo pensioni, ha detto Camusso, «si può discutere, ma bisogna partire dal fatto che ci sono condizioni dei lavoratori dipendenti che non possono essere modificate». (Ch. B.)

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