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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 06:37.

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Insomma, una lista di eccellenze che sarebbe stata "sdoganata" anche ieri se non ci fosse stato l'intoppo politico. Uno stallo che non ha intaccato le certezze di Mario Monti: «C'è la mia assoluta fiducia nelle capacità del nostro Paese per superare questa fase così difficile». Le parole sono quelle a chiusura delle consultazioni, una «gestazione», come lui stesso l'ha definita. «C'è piena consapevolezza per l'emergenza, sono rimasto colpito dal senso di responsabilità di tutti». Ma il vero test di responsabilità ci sarà oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BENI CULTURALI Riccardi (Sant'Egidio) o Settis
Due ancora i possibili candidati nella corsa per il ministero dei Beni culturali: Andrea Riccardi, tra i fondatori della comunità di Sant'Egidio e professore di Storia contemporanea, e Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte GIUSTIZIA Mirabelli o Pomodoro
Cesare Mirabelli, ex vicepresidente Csm e presidente della Consulta, è il candidato che sembra avere più chance. Restano alcune alternative, tra le quali Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, su cui il Pdl ha dichiarato di non aver posto alcun veto ISTRUZIONE Ornaghi o Francesco Profumo
Lorenzo Ornaghi, 63 anni, dal 2002 rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, potrebbe essere il successore di Mariastella Gelmini a viale Trastevere. Ma nelle ultime ore ha preso quota un'alternativa: Francesco Profumo, presidente del Cnr SOTTOSEGR. P. CHIGI Catricalà o Moavero
Enzo Moavero, già capo di gabinetto di Mario Monti a Bruxelles, era dato come superfavorito nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Per quel ruolo ieri erano in ascesa le quotazioni di Antonio Catricalà, presidente Antitrust (il suo mandato scadrà a marzo)
I candidati a entrare in squadra
ECONOMIA
Monti ministro e due vice
pAppare sempre più probabile che il futuro premier sarà nominato anche ministro dell'Economia. Il professore sarà però affiancato da due possibili viceministri di peso: Guido Tabellini, rettore della Bocconi, e Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro
DIFESA
Mosca Moschini in testa
Consigliere militare del capo dello Stato, già capo di Stato Maggiore della Difesa e comandante generale della Gdf, Rolando Mosca Moschini è in testa per la guida della Difesa. "Papabile" è però un altro ex capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini
SVILUPPO ECONOMICO
Spunta Corrado Passera
Nella lista del totoministri spunta il nome di Corrado Passera, consigliere delegato Intesa Sanpaolo, in predicato di assumere la guida del ministero di Via Veneto. Per la stessa casella erano circolati molti altri nomi: da Carlo Secchi a Rocco Sabelli
ESTERI
Amato e l'alternativa Massolo
La presenza di Giuliano Amato nel nuovo esecutivo appare legata all'ingresso contestuale di Gianni Letta. Al due volte presidente del Consiglio andrebbe la guida della diplomazia italiana. In alternativa l'attuale segretario generale, Giampiero Massolo, ma anche l'ambasciatore Giancarlo Aragona
INFRASTRUTTURE
Ipotesi Secchi
Carlo Secchi, già rettore della Bocconi, con un passato da deputato europeo e poi senatore del Ppi, sembra essere il favorito per il ministero delle Infrastrutture. L'altro concorrente Antonio Catricalà sarebbe destinato al ruolo di sottosegretario alla Presidenza
FUNZIONE PUBBLICA
Luisa Torchia favorita
Professoressa di diritto amministrativo con una lunga attività di insegnamento e membro del direttivo di Astrid (il centro di ricerca presieduto da Franco Bassanini) Luisa Torchia sembra ormai l'unica candidata a rivestire il ruolo di ministro della Funzione pubblica
INTERNO
Una donna: il prefetto Cancellieri
Per la casella del Viminale sembra fatta per una delle poche donne del futuro Esecutivo, il prefetto Anna Maria Cancellieri, fino a maggio commissario a Bologna dopo le dimissioni del sindaco Flavio Delbono. L'altro nome circolato era quello dell'ex prefetto Carlo Mosca
WELFARE
Fornero scavalca Dell'Aringa
Quello di Carlo Dell'Aringa, professore all'Università Cattolica di Milano, era stato tra i nomi più "stabili" tra quelli circolati sulla futura squadra di Monti. «Accetterei senz'altro questo incarico», aveva detto l'economista. Ma ora spunta il nome di Elsa Fornero.

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