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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2011 alle ore 13:39.

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Carta costituzionale». La riforma segna definitivamente «il fallimento di uno sviluppo basato sull'indebitamento», uno sviluppo basato «sui risparmi del vicino»; usando una metafora della fisica «una leva troppo lunga si spezza se deve sollevare un peso troppo grande». Con il principio del pareggio di bilancio entriamo nel ciclo dell'equità intergenerazionale», perchè in passato le «politiche di spesa pubblica hanno spostato sulle future generazioni un peso insostenibile».

Polemico Stracquadanio che si è astenuto
"Non c'é una riga di quanto stiamo approvando dove la parola "pareggio" compaia. Al massimo aggiungiamo il criterio dell'equilibrio di bilancio, che é altra cosa". Così Giorgio Stracquadanio del Pdl giustifica il suo voto di astensione sul pareggio di bilancio. "La norma che viene fuori - aggiunge - é piena di compromessi che consentono di eludere il pareggio di bilancio. Mi auguro che il Senato corregga le distorsioni e per questo voto astensione".

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