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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2011 alle ore 21:09.
L'ultima modifica è del 03 dicembre 2011 alle ore 10:26.

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Alfano: procedere con equità. Casini e Rutelli: manovra amara ma inevitabile. Nella foto un momento della conferenza stampa del Pdl al termine dell'incontro con il Presidente del Consiglio MontiAlfano: procedere con equità. Casini e Rutelli: manovra amara ma inevitabile. Nella foto un momento della conferenza stampa del Pdl al termine dell'incontro con il Presidente del Consiglio Monti

Ore 14,27. Vendola (Sel): o cambia musica o saranno guari per il Paese
«O cambia musica o saranno guai per il Paese». È questo il monito lanciato dal segretario di Sel, NichiVendola. «Se ci sarà continuità con Tremonti e Berlusconi - ha proseguitoVendola - il Governo Monti andrebbe a sbattere e ci sarebbe una perdita dicredibilità».

Ore 14,12. Moffa (Pt): con la manovra rischio di infilare l'Italia nel tunnel della recessione
A Silvano Moffa, capogruppo di Popolo e territorio, «il metodo Monti» che antepone le consultazioni dei partiti e le parti sociali a quelle deigruppi parlamentari in vista del via libera da parte del Cdmdella manovra, «appare piuttosto singolare». Quanto al merito, alla luce delle indiscrezioni apparse in queste ore sui giornali, «ci sembra di notare uno squilibrio sostanziale tra il "rigore"annunciato e i principi di "equità" e "sviluppo", con il rischio di infilare l'Italia nel tunnel della recessione».

Ore 14,06. Marino-Meta (Pd): fare cassa rivedendo i criteri di assegnazione delle frequenze digitali
Valorizzare un patrimonio pubblico come le frequenze digitali radiotelevisive che invece stanno per essere assegnate gratis ai principali soggetti che operano da anni sulmercato nazionale. Lo chiedono in una nota congiunta ilsenatore Pd Ignazio Marino e il deputato e capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla camera, Michele Meta. «Secondo alcune stime - spiegano - lo spettro di frequenze pubbliche ammonterebbe a circa 16 miliardi di euro. Chiediamoquindi al governo di rivedere i criteri di assegnazione dellefrequenze digitali assegnandole con asta pubblica, così come éstato fatto per quelle di telecomunicazioni che hanno portatonelle casse dello stato più di 4 miliardi di euro, sborsati dagli operatori telefonici, per ridurre il debito pubblico. Nonsi faccia l'errore di considerare l'asta pubblica come una"ritorsione" verso alcuni soggetti imprenditoriali che a nostroavviso dovrebbero essere i primi a contribuire al risanamento delsistema paese».

Ore 13,44. Donadi (Idv): per i tagli si parta dalla politica
«La politica deve dare il buon esempio e, prima di chiedere sacrifici ai cittadini, devetagliare i propri costi. A partire dal drastico ridimensionamento dell'abnorme numero di auto blu, dal taglio delle consulenze, dall'accorpamento dei piccoli comuni e dalla riduzione delle società partecipate», afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. «Solo tagliando sugli sprechi della politica sarà possibile recuperare la credibilità che serve per fare leriforme».

Ore 13,30. Camusso (Cgil): non è una priorità fare cassa sulla previdenza
La previdenza «non él'urgenza prima» della Cgil: «il sistema é in equilibrio,non é vero che ha chissà quali tragedie», ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, all'assemblea nazionale dei delegati della Cgil. «Mi pare che non stiamo parlando di riforma previdenziale, ma di far cassasulla previdenza. Sulla previdenza non si fa cassa!». Per la sindacalista, le proposte del governo sono «davveroindigeribili». Al nuovo governo «laprima cosa che vorremmo dire é che non ci rovini la festache pensiamo di dover fare perché l'altro governo é uscito».

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