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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2011 alle ore 13:11.

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Riforma delle pensioni, Fornero coraggiosa
«La riforma delle pensioni, che con coraggio - e userò l'espressione "coraggio" solo per fare riferimento ai miei colleghi e non al mio governo - il ministro Fornero ha introdotto, é anche il ridisegno di un sistema complessivo del sistema pensionistico italiano. Credo che ci sia una maggiore possibilità di avvicinarci, se dopo le riterremo, agli schemi nordici», ha sottolineato Monti. «L'intero sistema dello Stato sociale italiano ha sofferto del fatto che la spesa per previdenza é maggiore che in quasi tutti gli altri Paesi e la spesa per assistenza é minore degli altri Paesi».

L'equità è stata tenuta presente
Nella manovra varata ieri dal governo «l'equità è stata tenuta presente in molti modi», ha sottolineato Monti. Si è pensato all'equità «nella riduzione del cuneo fiscale attraverso la manovra sull'Irap, in cui si è tenuto particolarmente presente l'esigenza di donne e di giovani», ha riferito. «Equità è anche avere incrementato la tassazione su alcuni cespiti patrimoniali espressivi di ricchezza, come auto di lusso, barche e attività finanziarie, come il bollo dell'1,5% sui capitali scudati. Questo - ha aggiunto - ci ha permesso da un lato di non aumentare l'aliquota Irpef, dall'altro di assicurare una certa copertura dall'inflazione delle fasce più deboli dei pensionati».

Sulla riduzione dei costi della politica siamo solo all'inizio
Sulla riduzione dei costi della politica «siamo solo all'inizio», «procederemo bene al di là di quello che abbiamo fatto ieri», ha spiegato il premier. Le decisioni circa il trattamento economico e previdenziale degli organi costituzionali «spettano a quegli organi», ha ribadito il presidente del Consiglio rispondendo a una domanda su eventuali misure che riguardino i vitalizi parlamentari. Monti ha spiegato che «i due rami del Parlamento hanno preso, nei giorni scorsi, decisioni che da cittadini abbiamo molto apprezzato». Il premier ha detto anche che non è stata ancora valutata la questione della possibile introduzione dell'Ici per gli immobili della Chiesa.

Sul limite dei contanti potevamo scendere di più
Sul limite dei mille euro per i pagamenti in contanti «avremmo potuto scendere di più », ha detto il premier Mario Monti, spiegando che l'Italia è più abituata ai pagamenti in contanti che altri Paesi. «La tracciabilità serve per ridurre l'evasione. Nel futuro forse si può andare anche oltre», ha detto anche il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli.

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