Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2011 alle ore 09:15.

My24

Ma insomma, le Banche italiane hanno ragione a lamentarsi per i criteri fissati dall'Eba?
Il problema è un altro. La questione del confronto con altri sistemi non riguarda i titoli di Stato. Riguarda certi assets che possono essere trattati in modo diverso tra i vari Paesi, perché le vigilanze nazionali sono diverse. La Banca d'Italia in taluni casi è più severa di altre. Per esempio nei criteri relativi alla concessione di mutui. Ma la nostra azione di vigilanza sta anche aiutando le banche a superare la crisi. Se altri hanno un problema, sarebbe sbagliato importarlo. Dobbiamo piuttosto lavorare a un sistema di regole unico in Europa e applicato allo stesso modo. È una azione di medio periodo in cui siamo molto impegnati.

Permetta di insistere. Ma il capitale che l'Eba ha fissato per le banche non finirà per penalizzare i crediti all'economia?
Innanzitutto è un esercizio che va fatto una volta e basta. Inoltre, le autorità chiedono al sistema bancario di aumentare il capitale senza fare deleveraging, cioè senza ridurre il credito all'economia.

Le banche quindi non dovranno vendere le loro attività e i titoli in portafoglio?
Non si deve. Le banche devono aumentare il capitale, non ridurre il credito. Entro il 20 gennaio le banche interessate dal provvedimento dovranno presentare dettagliati piani alle autorità di Vigilanza, chiarendo come intendono raggiungere l'obiettivo prefissato. L'azione delle autorità di mira ad assicurare che lo scopo venga raggiunto prevalentemente mediante aumento di capitale, e non attraverso la contrazione dei prestiti all'economia. Le banche potranno eventualmente ridurre i dividendi e i bonus, cedere assets non strategici, o trasformare rapporti obbligazionari in azionari, o cercare capitale sul mercato.

Ma il problema è raccoglierli, i capitali sul mercato...
Capisco che non sia facile, ma non stiamo parlando di cifre straordinarie. Per gli istituti che non riuscissero a raggiungere l'obiettivo fissato dal regolatore con la sequenza di misure che ho appena ricordato ci sarebbe la possibilità di ricorrere al sostegno pubblico, e come extema ratio all'Efsf. Inoltre, se i tassi di interesse sui titoli di Stato scenderanno l'Eba ha già detto che potrà rivedere il buffer di capitale aggiuntivo richiesto.

Insomma le banche italiane non devono essere preoccupate da quei criteri?
Il sistema bancario italiano è solido e generalmente ben gestito. Dobbiamo convincere i mercati che non ci sono problemi. Le banche italiane non hanno al proprio attivo strumenti finanziari particolarmente sofisticati. In Italia le banche hanno una funzione importantissima, perché permettono di trasferire le risorse nello spazio, di utilizzarle per il bene comune, e nel tempo, trasformando il risparmio di oggi in consumi o investimenti di domani. Ciò è particolarmente vero per le nostre banche, per via del loro modello di business tradizionale.

Shopping24

Dai nostri archivi