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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2012 alle ore 21:31.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2012 alle ore 20:50.

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Articolo 18: nessun argomento sia tabù
Quanto alla volata che comincia domani, Monti chiarisce che non ci sono preclusioni di sorta sul fronte del lavoro. «Il nostro Governo ha un atteggiamento mentale è un'agenda specifica. L'atteggiamento mentale è quello di considerare che niente debba essere considerato un tabù tra le forze civili come il sindacato, il mondo produttivo e il Governo pensando al futuro del Paese. In questo senso il mio ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva citato l'articolo 18».

Privatizzare la Rai? Qualche settimana e vedrete
Non manca anche una domanda sul futuro della Rai. «Privatizzarla?La Rai non è venuta come urgenza numero uno della mia attività per incombenze più urgenti e drammatiche», dice il presidente del Consiglio. «La Rai è una forza del panorama culturale e civile italiano e credo che abbia anch'essa bisgono di passi in avanti». Monti rivendica un certo riserbo su questo e su altri dossier, ma comunque si lascia andare un «ancora qualche settimana e vedrete».

Fugare dubbi su tenuta euro, è interesse anche della Germania
Il premier getta poi lo sguardo avanti, all'agenda dei prossimi giorni e all'incontro cruciale di mercoledì con Frau Merkel nonprima di aver chiarito che «l'euro non è in crisi, va un po' giù e su» . «Mostrerò alla signora Merkel che in realtà anche la Germania trae benefici dall'integrazione europea, dal mercato comune e dall'euro. È interesse della Germania, come di tutti che altri che, via via che singoli Paesi danno prova di recuperata virtù, è giusto e doveroso che le decisioni che collettivamente prendiamo in Europa siano tali da dissipare qualsiasi dubbio sulla solidità dell'euro». Rispetto alle prossime tappe in Europa, il premier rinnova poi il suo impegno sulla Tobin Tax nel giorno in cui da Londra arriva un netto "no" al balzello da parte di David Cameron. «Io ho segnalato una apertura del governo italiano», siamo «disposti a lavorare» a livello Ue, ma «e in questo differisco da Sarkozy, mai e poi mai la applicherei solo all'Italia».

Banche a rischio default? Il nostro sistema è solido
Nessuna preoccupazione, poi, per le banche italiane messe a dura prova dalle richieste avanzate dall'Eba (l'Autorità europea delle banche), dalla crisi e dalle turbolenze dei mercati. Fazio prova a chiedergli se ci sono rischi per UniCredit che domani affronta un passaggio cruciale del suo destino. «Il sistema bancario italiano - replica Monti - è tra quelli più stabili sulla comparazione internazionale». Poi, riferendosi all'istituto guidato da Federico Ghizzoni, spiega che «qualche banca sta sperimentando una spiacevole diminuzione» ma «questo è molto connesso ad un aumento di capitale».

Fisco: lotta senza quartiere all'evasione
Monti torna quindi sul blitz della finanza a Cortina che continua ancora a far discutere. E, come aveva fatto ieri a Reggio Emilia, rinnova il suo sostegno alle forze che combattono l'evasione. «Bisogna fare due cose che possono sembrare contraddittori: rispettare la ricchezza e al tempo stesso» condurre «una lotta senza quartiere all'evasione». Penso , aggiunge, «che operazioni come quella di Cortina possano avere un significato nell'ambito di una lotta seria all'evasione fiscale».

Rientro capitali? Accordo con la Svizzera da valutare
In chiusura un passaggio sulla possibilità di un accordo con la Svizzera sui capitali espatriati: la prudenza del Professore è la stessa mostrata nelle scorse settimane. «Stiamo guardando a questo argomento» ma «Germania e Gran Bretagna hanno fatto qualcosa che l'Ue non ha gradito: accordi bilaterali». «In Italia l'hanno chiesto alcuni che dicono: "mai più condoni" - prosegue il premier - Il mio governo ha detto "mai più condoni" ed è stato criticato da chi dice mai più condoni».

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