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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2012 alle ore 17:42.

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Il rilancio del servizio pubblico al centro del nuovo piano industriale
«Le linee guida del piano industriale 2012-2014 - ha proseguito - pongono al centro dell'orizzonte strategico di riferimento il rilancio della distintività di Rai quale azienda di servizio pubblico e l'avvio di una nuova fase di sviluppo che guarda al rinnovo nel 2016 della concessione». «Tutto il prodotto avrà un posizionamento di servizio pubblico - ha aggiunto - dalla fiction, al cinema italiano e all'intrattenimento». La Lei ha ricordato che si sta lavorando per «internalizzare alcuni produzioni ora realizzate all'esterno, come la fiction. Ora produciamo in casa solo "Un posto al sole", ma si può fare di più».

Occupazione, serve più flessibilità
Una delle questioni più scottanti per la Rai è legata al personale: «Lavoriamo per mantenere i livelli occupazionali attuali, ma, anche in vista del rinnovo del contratto dei lavoratori Rai, le forze sociali devono aiutarci a realizzare il giusto livello di flessibilità, perché ad esempio il lavoro notturno che parte alle 20 è un problema». «Il personale a livello di organici è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni (circa 11.500 unità) - ha proseguito Lei -. Peraltro, il costo del lavoro, in considerazione dei meccanismi contrattuali, presenta un incremento consistente».

«In termini di politiche industriali l'obiettivo che ci siamo posti è quello di non lasciare indietro nessuno - ha detto inoltre la Lei -. Questa scelta non segue l'esperienza e le pratiche adottate da altri servizi pubblici europei del calibro della Bbc che hanno drasticamente ridotto il numero dei dipendenti a favore dell'investimento in tecnologia e sul prodotto. Ma tutti dobbiamo fare un passo avanti per raggiungere questo sfidante obiettivo: dobbiamo coniugare gli interessi di azienda e lavoratori che devono sedere dalla stessa parte del tavolo. A questo si dovrà aggiungere una rivisitazione dei modelli produttivi che porti gli istituti contrattuali ad avere una maggiore coerenza con quanto succede nei mercati di nostro riferimento».

Giovedì il cda, nomine dei tg al vaglio
Il cda Rai si riunirà giovedì 19, per varare le nomine dei vicedirettori del Tg2, che la testata attende da tempo. All'ordine del giorno del consiglio ci sará anche il piano fiction 2012. Non è escluso, poi, che si cominci a parlare della nomina del nuovo direttore del Tg1, in vista della scadenza di Alberto Maccari, prevista il 31 gennaio. Sulla vicenda, però, aleggia il ricorso dell'ex direttore Augusto Minzolini al giudice del lavoro. Per i primi di febbraio dovrebbe esserci la decisione sull'istanza di reintegro proposta dai suoi legali che contestano - forti di sentenza della Cassazione - che laRai possa applicare ai suoi dipendenti la legge 97/2001.

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