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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 10:05.

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Il personale della Smit Salvage sta al momento approntando i materiali per iniziare la bonifica dei bunker della Costa Concordia, naufragata a pochi metri dalla costa dell'Isola del Giglio. «Le operazioni di bonifica - ha detto il portavoce del ministro per l'Ambiente Clini - con ogni probabilità comincerannò nella giornata di sabato» ma non è escluso che possano venire anticipate. Si attende infatti che terminino le operazioni di ricerca e soccorso per dare il via alla bonifica e al prelievo del carburante. Secondo quanto appreso, sulla nave ci sono anche alcuni bidoni di solventi e detersivi destinati alla lavanderia la cui bonifica però non compete alla società specializzata incaricata da Costa Crociere di bonificare i bunker.

L'accusa
Potrebbe essere depositato già oggi il ricorso della Procura di Grosseto contro la decisione del Gip Valeria Montesarchio che non ha convalidato il fermo del comandante della Costa Concordia Schettino, disponendo gli arresti domiciliari. Per il procuratore capo Francesco Verusio «è possibile» che Schettino tenti di fuggire e comunque c'è la possibilità che l'ufficiale possa «inficiare l'attività istruttoria avendo contatti con persone della catena di comando» nel tentativo di «sottrarsi alle sue responsabilità».

Due ipotesi contro le quali si è espresso il Gip, che ha ritenuto entrambe non credibili. Infatti gli arresti domiciliari sono stati disposti solo per prevenire una possibile reiterazione del reato. E proprio contro questa parte dell'ordinanza sta «valutando» un ricorso al Riesame il legale di Schettino Bruno Leporatti che ha però lodato il «coraggio e l'autonomia» del giudice. Gip che comunque ha scritto parole pesanti come macigni contro il comportamento di Schettino che ha agito, si legge nell'ordinanza, con «grave imprudenza e imperizia», ha mostrato «totale incapacità di gestire le fasi successive dell'emergenza creatasi, così ritardando i soccorsi dalla terra ferma» e poi «rimase fermo sulla scogliera dell'isola del Giglio ove era approdato a bordo di una lancia e guardava la nave affondare in balia del tragico evento che stava verificandosi».

Completato dal Gis dei carabinieri il recupero di tutti i supporti informatici della plancia di comando della nave Costa Concordia, in particolare tutti gli hard-disk dei computer che costituiscono l'apparato informatico di supporto alla navigazione. Queste componenti più le prima già recuperate nei giorni scorsi formano la cosiddetta scatola nera, su cui si concentrano le attenzioni degli investigatori.Si lavora per prevenire un possibile disastro ambientale che potrebbe essere causato dallo sversamento in mare delle 2.400 tonnellate di carburante contenuto nei serbatoi. La Costa ha annunciato che entro la fine della settimana sarà «esecutivo» il piano per l'estrazione del combustibile. Clini ha spiegato che «queste operazioni, se non ci saranno incovenienti o incidenti, dureranno almeno due settimane, un tempo lungo, e dipenderanno dalle condizioni meteo-climatiche».

Rimborsi
«Costa Crociere sta contattando tutti i passeggeri di Costa Concordia per  assicurarsi dell'avvenuto rientro, del loro stato di salute e per confermare loro il rimborso della crociera e di tutte le spese materiali ad essa collegate». E' quanto si legge in una nota diffusa questa mattina dalla compagnia, che ribadisce di aver aperto un «dialogo con i propri ospiti e con tutte le associazioni che tutelano gli interessi dei consumatori, con il supporto delle associazioni di categoria, per determinare gli indennizzi relativi ai disagi sostenuti».

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