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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 15:39.
Resta confermato l'obbligo di scrivere negli ordinamenti nazionali il pareggio di bilancio (con deficit massimo allo 0,5%, che sale all'1% per i paesi con debito pubblico inferiore al 60% del Pil). Tuttavia non si chiede più una modifica costituzionale. Il debito va ridotto al ritmo di un ventesimo l'anno per la parte eccedente il 60% del Pil, ma tenendo conto dei "fattori rilevanti" e con un periodo di "osservazione" di tre anni prima che possano scattare le sanzioni. Entro 5 anni si prevede anche di incorporare il Patto di bilancio nel quadro legale dell'Unione europea.
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