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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2012 alle ore 08:59.

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Le abbondanti nevicate e le temperature molto basse hanno indotto le autorità di Belgrado a proclamare lo stato di emergenza in una quindicina di Comuni, in particolare nel sud e sudest, dove sono state diverse le zone interessate da interruzioni elettriche e della circolazione stradale. Nella capitale oggi il termometro era intorno ai -10. Anche in Bulgaria si registrano vittime per il gelo, almeno cinque finora. Nella città meridionale di Cirpan è stata segnalata la temperatura record di -24 gradi, mentre a Sofia e nelle altre regioni del paese balcanico il termometro oscilla intorno ai 15 sottozero.

Le vittime degli ultimi tre giorni erano tutte persone anziane, morte assiderate mentre cercavano di raggiungere le proprie case trai cumuli di neve. Sei finora i morti per il gran freddo in Romania, dove le basse temperature hanno toccato i -27 gradi. Le vittime si sono registrate nei dipartimenti di Tulcea (sudest), Botosani (nordest) e Olt (sud). Temperature artiche si registrano anche in molti paesi dell'Europa centrale e orientale. In Polonia nella sola notte scorsa cinque persone sono morte assiderate per il gran freddo, con una punta fino a -27 gradi a Stuposiany, nel sudest del paese. Da novembre, ha riferito la polizia, in tutta la Polonia sono morte per il freddo 52 persone, 12 delle quali a partire da giovedì scorso. Molti treni hanno accumulato forti ritardi a causa dei binari congelati, e le autorità hanno invitato la popolazione a prendersi cura di senzatetto, anziani e bambini piccoli. Tante le vittime del gran freddo anche in Ucraina, dove il bilancio degli ultimi tre giorni è di 18 morti per assideramento e altre 500 persone ricoverate per ipotermia. Le temperature raggiungono in molti casi i -25 gradi.

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