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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2012 alle ore 22:12.
L'ultima modifica è del 09 febbraio 2012 alle ore 16:00.

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Il "Time" dedica la copertina a Mario MontiIl "Time" dedica la copertina a Mario Monti

Marchionne: senza Monti torniamo all'era delle caverne
«Mario Monti è la persona giusta e il fatto che ci sia lui è un passo enorme per la credibilità del Paese. Dobbiamo appoggiarlo in tutte le maniere, altrimenti si torna all'era delle caverne»: lo ha detto il numero uno di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, presente all'intervento tenuto da Monti al Peterson Institute for International Economics. L'ad di Fiat ha ribadito di non aver mai minacciato di voler lasciare l'Italia. Ma, ha spiegato, «la stabilità del sistema politico è una cosa che interessa una multinazionale come Fiat. Noi siamo gli unici a fare auto in Italia e per continuare a farlo ci devono essere le condizioni adeguate per incoraggiare la permanenza di un'azienda in Italia». E, aggiunge, «il fatto che ora ci sia Monti è un passo enorme per noi e per il Paese».

La Clinton: crediamo nell'Italia
«Crediamo nell'Italia, nel futuro dell'Italia, e nello straordinario impegno del presidente Monti e del Governo italiano nelle sfide di fronte al popolo italiano, e negli stessi italiani». Lo ha detto il segretario di Stato Usa Hillary Clinton al ministro degli Esteri Giulio Terzi nell'incontro che i capi delle diplomazie italiana e americana hanno avuto a Washington.

Copertina e intervista video a Time: spero di poter cambiare italiani
«Lo spero, perché altrimenti le riforme strutturali sarebbero effimere». Così il premier Mario Monti, in un'intervista video pubblicata dal settimanale Time, che gli ha dedicato la copertina e un titolo lusinghiero («Can this man save Europe?»), ha risposto alla domanda dell'intervistatore che gli chiedeva se il governo non stia in qualche modo cercando di modificare cultura e modo di vivere degli italiani. «La politica quotidiana - ha aggiunto Monti - ha diseducato gli italiani» e c'è la tendenza a vedere «tutto il male» nella classe politica. «Dobbiamo cercare - ha concluso - di dare il senso della meritocrazia e della competitività che crediamo siano necessarie».

Berlusconi «guadagna in credibilità con il sostegno al governo»
In Italia «c'è molto lavoro da fare nel rimuovere gli impedimenti strutturali alla crescita, molti dei quali sono legati all'eccessivo potere dei gruppi di interessi connessi ai poteri pubblici», ha sottolineato il premier Mario Monti in un'intervista al settimanale Usa Time. Quanto al suo predecessore, Silvio Berlusconi, il suo sostegno al governo tecnico contribuisce a «fargli guadagnare terreno nella sua credibilità, reputazione e autorevolezza come uomo di stato a livello internazionale«.

Monti «ha in mano il destino del mondo»
«È l'uomo più importante in Europa e ha in mano il destino del mondo». Il settimanale Time descrive così il premier italiano Mario Monti, oggi a Washington per incontrare il presidente americano Barack Obama, cui ha dedicato la storia di copertina dell'edizione asiatica. A prima vista, si legge nell'articolo firmato da Michael Schuman, sembra impossibile che il destino dell'economia mondiale sia nelle mani di Monti, un uomo rivestito dell'aura di un nonno distinto, dai modi educati, la voce dolce, gli occhi sorridenti. Non il duro capo di cui l'Italia ha disperatamente bisogno per fuggire dalla pericolosa e lunga crisi del debito. «Monti parla con il linguaggio tecnico di un economista accademico, quale era fino a quattro mesi fa» , prosegue l'articolo, «non usa la consueta retorica dei politici».

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