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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2012 alle ore 06:36.

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Si tratta di una lettera di intenti che la troika chiede per dare via libera ai 130-145 miliardi di euro di aiuti. La richiesta delle firma supplementare arriva dalla troika (Ue, Fmi e Bce) poiché si è saputo che il leader dei conservatori, Antonis Samaras, prossimo primo ministro secondo i sondaggi che lo danno al 31% contro i socialisti all'8%, avrebbe già detto che le «misure adottate andranno rinegoziate dopo le elezioni».
Una frase detta per convincere i recalcitranti deputati del suo partito o una strategia fatta apposta per incassare i soldi europei e poi non rispettare i patti appena approvati? Forse entrambe le ipotesi.
Samaras ha già detto in passato che le misure di austerità aprono la strada a un'intollerabile recessione, dunque bisogna rivederle, ma intanto si avvicina pericolosamente la data del 20 marzo quando scadranno 14,5 miliardi di bond e nelle casse non ci sono soldi a sufficienza per restituire i crediti: quindi senza nuovi aiuti sarà default disordinato.
Un incubo per i greci e i creditori internazionali. Per questo è importante il pacchetto approvato domenica notte che comprende nuovi tagli per 3,3 miliardi di euro: 150 mila esuberi nell'amministrazione pubblica, la riduzione del 22% dei salari minimi, nuove privatizzazioni e liberalizzazioni.
Una mossa che è costata molto: nella notte tra sabato e domenica il Parlamento greco ha votato a favore del piano con 199 voti favorevoli e 74 contrari. I due principali partiti, il socialista (Pasok) e il conservatore (Nea Dimokratia) hanno espulso 44 deputati che si erano mostrati contrari al voto.
Come se non bastasse ieri il gruppo hacker Anonymous ha attaccato e messo offline diversi siti governativi greci, tra i quali quello del premier, della polizia, del ministero delle Finanze e anche quello personale del ministro Evangelos Venizelos. Lo ha annunciato lo stesso gruppo su Twitter. «Il Governo greco cadrà, noi saremo con la gente della Grecia. Ora stiamo attaccando tutte le infrastrutture digitali della polizia.
Elias Virgitsis, portavoce di Venizelos, ieri sera non confermava l'attacco degli hacker. Il portavoce saluta cortesemente ma ha la faccia stanca di chi è stato in trincea per tutta la notte. Ora la palla passa a Bruxelles, ma la vicenda ha logorato entrambe le parti.
I mercati hanno chiuso con il ritorno della cautela sulla situazione greca. Nonostante l'accordo sul nuovo piano di austerità di Atene, restano ancora parecchi punti da chiarire e l'annuncio che il Paese andrà a elezioni ad aprile apre nuove tensioni politiche.
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2010
Taglio a stipendi e riforma Pa
La prima manovra di crisi taglia i salari dei dipendenti pubblici del 20% e avvia la riforma delle amministrazioni locali: vengono eliminate le 57 Province e ridotti i Comuni da 1.034 a 325
2011
Arrivano i licenziamenti
La Grecia si impegna a mettere in mobilità nel settore pubblico 150mila dipendenti entro il 2015.
Viene posto un tetto di 1.900 euro alle retribuzioni e gli stipendi vengono tagliati di un ulteriore 20%
2012
Ultima chiamata della troika
La Grecia ha finora mandato in pensione 30mila dipendenti pubblici e ne ha messi in mobilità mille. L'ultimo pacchetto prevede il licenziamento di 15mila persone entro il 2012
SETTORE PRIVATO E PENSIONI
Assegni ridotti ed età elevata
Il Governo interviene anche sulle pensioni dei dipendenti pubblici, tagliandole del 20 per cento. Approva una riforma delle pensioni per alzare l'età pensionabile e limitare le pensioni di anzianità
Nuovo prelievo del 20%
La seconda manovra tocca soprattutto le pensioni con un ulteriore prelievo del 20% sulla quota che supera i mille euro al mese e con un prelievo del 40% sui baby-pensionati (meno di 55 anni)
Salari minimi ridotti del 22%
Il Governo Papademos taglia il salario minimo di legge del 22% dagli attuali 877 euro (in Spagna lo stesso salario è di 748). Non trova però l'accordo per ridurre anche le pensioni minime
FISCO
Meno esenzioni
La manovra riduce le agevolazioni fiscali e alza la soglia di esenzione dei redditi: passa da 12mila a 8mila euro l'anno il limite al di sotto del quale i contribuenti non sono tenuti a pagare le tasse
Aumenta l'Iva
La soglia di esenzione sui redditi passa da 8mila a 5mila euro. L'Iva aumenta dal 13 al 23% per bar, ristoranti e beni di lusso. Viene introdotta anche una nuova Ici sulla casa
Aumento dell'Irpef
Il Governo decide un cosidetto prelievo di solidarietà - di fatto un aumento dell'Irpef - tra l'1 e il 5 per cento che si applicherà ai redditi del 2011. Taglia inoltre la spesa farmaceutica
PRIVATIZZAZIONI
Timidi annunci di cessioni
Il Governo Papandreou deve fare cassa e tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010 annuncia un'ondata di privatizzazioni. Con le vendite la Grecia vorrebbe raccogliere 2,5 miliardi
Venduto il 10% delle telecom
Nonostante le intenzioni del programma di privatizzazioni, viene venduto soltanto il 10% di Hellenic Telekom Ote per 400 milioni di euro, a fronte dell'impegno di raccogliere 2,5 miliardi
Nuovo piano di cessioni
Rilancio del piano di privatizzazioni: dovrebbe fruttare 50 miliardi entro il 2020 di cui circa 4 quest'anno. Pronta la cessione di sei società pubbliche

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