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Questo articolo è stato pubblicato il 29 febbraio 2012 alle ore 22:57.
L'ultima modifica è del 29 febbraio 2012 alle ore 08:22.

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15.40 È terminato l'incontro in prefettura fra i sindaci della valsusa contrari alla Torino-Lione e il prefetto di Torino, Alberto Di Pace. Gli amministratori erano 23, più il sindaco di Exilles, comune di centrodestra, ma in cui è residente Luca Abbà, l'attivista che è rimasto fulminato ed è caduto da un traliccio dell'alta tensione lunedì. Il prefetto si è impegnato a farsi portatore della richiesta di un incontro con il governo, ma ha chiarito che la sospensione del cantiere non è nei suoi poteri. È stato però garantito l'accesso alle vigne per la potatura ai proprietari di terreni intorno al cantiere Maddalena, nell'area che è interdetta al transito. Da parte sua, la comunità montana con i sindaci chiederà ai manifestanti di sospendere i blocchi.

15.30 Sotto la prefettura si è verificato anche uno scontro verbale fra il presidente della comunità montana, Sandro Plano, e i giornalisti, in seguito all'aggressione subita, questa mattina, al blocco di Chianocco, da due operatori della troupe dell'agenzia h24, che fornisce video anche al Sole.com.

Il motivo è un video circolato ieri sul sito e sulle televisioni, dove un manifestante provocava verbalmente i carabinieri. Plano ha lanciato un appello per chiedere ai movimenti e a chi protesta di rispettare il lavoro di giornalisti e la libertà di stampa. La direzione del Service fa comunque sapere che l'aggressione è scattata con l'arrivo di un gruppo di 40 persone, in precedenza non presenti al presidio.


15.11 Dagli uffici di H24, a Roma, sede dell'agenzia televisiva e radiofonica, cercano di sdrammatizzare. «I nostri due operatori, ci teniamo a dirlo - sottolinea il direttore Mauro Parissone - sono ora nei pressi del presidio No Tav di Chianocco, si stanno chiarendo,hanno ricevuto le scuse da parte degli attivisti e di Perino. In realtà sono stati aggrediti da una quarantina di persone arrivate all'improvviso, a volto coperto. L'aggressione quindi, ci teniamo a dirlo, non è stata da parte degli attivisti no Tav presenti a Chianocco ma da persone arrivate da fuori».

15.02
All'origine dell'aggressione ci sarebbe il video girato dalla troupe e circolato ieri sui siti internet e in alcune trasmissioni televisive nel quale un attivista no tav "irride" un carabiniere. I due operatori sarebbero stati accerchiati dagli attivisti che avrebbero impedito loro la fuga

14.30 «Chiedo ai movimenti e a chi protesta di rispettare il lavoro dei giornalisti e la libertá di stampa». È l'appello che il presidente della Comunitá montana della Val Susa e Val Sangone, Sandro Plano, ha rivolto agli attivisti dopo l'aggressione, questa mattina, di due giornalisti della troupe televisiva H24, che sta seguendo le manifestazioni in Val susa per conto del Corriere.it e che forniscono i video anche al Sole 24 Ore.com. Al termine della riunione che si è svolta in prefettura, Plano è intervenuto per tentare di mantenere la situazione sotto controllo. «Chiedo altresì -ha aggiunto - che l'informazione sia più corretta ed equilibrata». I due componenti della troupe di H24 sono stati aggrediti questa mattina a Chianocco. Uno degli operatori è stato colpito al viso ed è rimasto ferito al naso. Sono state rubate le attrezzature e tagliate le gomme dell'automobile.

Ore 13 È iniziato da pochi minuti, a Torino, l'incontro fra i sindaci della valle contrari all'opera e il prefetto Alberto Di Pace. Gli amministratori presenti sono 23 e sono sotto la Mole per chiedere con forza al governo di fare un passo indietro e tornare a riflettere su un'infrastruttura che è ancora fortemente contestata dalla popolazione locale.

Come ha spiegato, entrando in prefettura, Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, l'esigenza oggi è quella di calmare gli animi e riportare alla normalità il traffico in valle, anche per non danneggiare l'economia del territorio. Per questo la Comunità chiede al Governo di ripensarci, come per le Olimpiadi di Roma. Ma chiederà anche ai manifestanti di interrompere le ostilità. Secondo Nilo Durbiano, sindaco di Venaus: "l'auspicio è che vengano fermati i lavori perché il clima è pesantissimo e si vuole evitare il peggio".

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