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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2012 alle ore 06:37.

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la tassazione delle plusvalenze non ancora realizzata
fino al momento del realizzo
dei cespiti aziendali.
La norma contenuta nel decreto liberalizzazioni punta a dare
una risposta alla procedura d'infrazione 2010/4141 aperta dalla Commissione europea
nei confronti dell'Italia
sulla precedente disciplina dell'exit tax
Il soggetto che ha venduto
un bene o ha effettuato
un servizio può rivalersi dell'Iva che gli è stata accertata dal fisco nei confronti del cliente, vale
a dire, può chiedere che gliela rimborsi. È necessario, però, che il venditore o il fornitore abbia già pagato la cifra contestata.
In caso di rivalsa, il cliente può poi procedere alla successiva detrazione. Anche in questo caso l'intervento punta a chiudere
una procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro il nostro Paese
Più uniformità nel prelievo fiscale sulle operazioni di pronti contro termine (e di prestito titoli) su titoli pubblici italiani ed equiparati o emessi da Stati esteri compresi nella white list in quanto hanno firmato con l'Italia accordi di cooperazione e scambio di informazioni. Il differenziale
(cioè la differenza tra prezzo di riacquisto a termine e quello di vendita, al netto degli interessi maturati sul titolo nel periodo dell'operazione) è tassato al 12,5% applicato agli interessi e altri proventi dei titoli sottostanti
Gli utili percepiti dai fondi pensione esteri istituiti
negli Stati Ue e in quelli aderenti allo Spazio economico europeo inclusi nella white list sono tassati all'11% così come i fondi pensione italiani.
L'aliquota era stata introdotta dalla Comunitaria 2008
(legge 88/2009) per "bloccare" la procedura di infrazione 4094/2004 aperta dalla Ue sulla disomogeneità di trattamento
tra fondi italiani ed esteri
e non era stata "mantenuta"
dalla manovra di Ferragosto
Sette, secondo il Dipartimento Politiche europee della Presidenza del Consiglio, le violazioni sulle quali pendeva procedura d'infrazione sanate dalla comunitaria 2010
(la n. 217/11 sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio 2012).
Tra le questioni trattate,
i servizi finanziari a distanza,
le concessioni demaniali marittime, i contratti
di locazione per gli studenti universitari fuori corso,
i prodotti a base di cacao
e il cioccolato, i veicoli fuori uso
Sono invece 17 i casi di mancata attuazione di direttive europee sulle quali interviene sempre la legge 217/2011. Tra gli argomenti delle direttive della cui attuazione è investito il Governo ci sono:
gli organismi di investimento collettivo in valori immobiliari,
il recupero crediti da dazi, i servizi di comunicazione elettronica,
i trasferimenti dei prodotti per
la difesa all'interno della Ue,
i crediti marittimi, l'istituzione
di un comitato aziendale europeo, il lavoro di cittadini di Paesi terzi, leggi su temi bancari e creditizi
Sono quattro le infrazioni
al diritto comunitario cui
il Governo pone rimedio
con le misure contenute nella Comunitaria 2011, attualmente all'esame del Senato.
Tutte riguardano il mancato
o non corretto recepimento di direttive europee su argomenti ambientali: gestione dei rifiuti delle industrie estrattive; pile e accumulatori e relativi rifiuti, gestione della qualità delle acque balneabili, sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche
Nutrito pacchetto di misure per adeguare le normative italiane al diritto europeo anche nel decreto liberalizzazioni (n. 1/2012).
In tutto sono dodici misure: la più importante riguarda l'immediato pagamento da parte dell'Inps di una sanzione di 30 milioni di euro per il recupero di sgravi contributivi illegittimi. Altri articoli riguardano i diritti aeroportuali, i dispositivi medici e la sperimentazione clinica,
la residenza fiscale per i trasferimenti di imprese commerciali, le tasse portuali

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