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Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2012 alle ore 20:45.
L'ultima modifica è del 08 marzo 2012 alle ore 18:27.

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Svelati i piani di islamizzazione della Nigeria
Poche ore prima della notizia del blitz cloncluso tragicamente sarebbero stati svelati i piani di Boko Haram. A rivelarli sono stati due leader dell'organizzazione in carcere da alcune ultime settimane: Kabiru Sokoto, l'ideatore dell'attentato di Natale alla chiesa cattolica di Santa Teresa (estrema periferia della capitale Abuja), e Abu Qaqa, il portavoce del gruppo che, contrariamente a quanto affermano i servizi segreti locali (Sss), continua a smentire il proprio arresto. Nel corso degli interrogatori in un carcere di Abuja, Sokoto e il Qaqa, hanno dichiarato che Boko Haram «aveva un grande piano per islamizzare tutta la Nigeria a partire dal Nord (a maggioranza musulmano, ndr)».

L'appello nell'ultimo video
Dopo mesi di silenzio, dei due si era tornati a parlare ad agosto quando era stato inviato un video alla redazione dell'agenzia stampa France presse di Abidjan; nel video i due affermavano di essere nelle mani di al Qaida. Il video rappresentava la prima prova dell'esistenza in vita dei due ingegneri della società edile Stabilini, con interessi in Nigeria. Lamolinara, 47 anni, di Gattinara (Vercelli) e il suo collega, erano stati prelevati dai loro appartamenti a Birnin Kebbi. Nelle mani di Aqmi e di altri gruppi legati ad al Qaida, attualmente ci sono oltre dieci europei, tra cui, oltre a Lamolinara, tre italiani: Rossella Urru, Maria Sandra Mariani, e Giovanni Lo Porto).

La telefonata di Cameron a Monti: «Abbiamo dovuto agire in fretta»
Il primo ministro britannico David Cameron è stato il primo ad avvisare Monti, con una telefonata mentre il presidente del consiglio era sull'aereo che lo riportava a Roma da Belgrado. L'uccisione degli ostaggi è avvenuta, secondo la ricostruzione britannica, ad opera dei sequestratori. Cameron ha espresso a Monti profondo cordoglio per la vittima italiana, rammaricandosi del drammatico esito dell'iniziativa militare. L'operazione è stata decisa dalle autorità nigeriane e britanniche nella convinzione che questa fosse l'ultima opportunità per salvare la vita degli ostaggi.

«Dopo mesi in cui non sapevamo dove potevano trovarsi», ha poi spiegato Cameron, «abbiamo ricevuto una informazione credibile» sul luogo dove erano tenuti. «Si è aperta una finestra di opportunità per riuscire a liberarli», ha proseguito. «Avevamo anche ragione di credere che le loro vite erano in imminente pericolo». Sono così iniziati i preparativi «per una operazione che potesse salvare Chris e Franco. Insieme al governo nigeriano - ha detto Cameron - oggi ho dato l'autorizzazione ad andare avanti, con il sostegno britannico». Il Foreign Office britannico ha più tardi confermato che i due ostaggi sono stati uccisi a Sokoto, nello stato di Sokoto.

La nota di Palazzo Chigi
«Il presidente del Consiglio Mario Monti ha ricevuto questo pomeriggio, sull'aereo che lo riportava a Roma da Belgrado, una telefonata del Primo Ministro britannico David Cameron, che gli ha comunicato la tragica conclusione di un'operazione condotta dalle forze di sicurezza nigeriane, con il sostegno operativo di quelle britanniche».

«L'operazione - prosegue la nota - si è purtroppo tragicamente conclusa con l'uccisione degli ostaggi avvenuta, secondo la ricostruzione britannica, ad opera dei sequestratori. Cameron ha espresso a Monti profondo cordoglio per la vittima italiana, rammaricandosi del drammatico esito dell'iniziativa militare decisa dalle autorità nigeriane e britanniche nella convinzione che questa fosse l'ultima finestra di opportunità per salvare la vita degli ostaggi. Dal momento del sequestro le autorità italiane avevano seguito la vicenda in stretto collegamento con quelle britanniche».

«Nelle ultime ore si è verificata un'accelerazione imprevista e, nel timore di un imminente pericolo di vita per gli ostaggi, l'operazione é stata avviata autonomamente dalle autorità nigeriane con il sostegno britannico, informandone le autorità italiane solo ad operazione avviata. Il Presidente del Consiglio, anche a nome del Governo, esprime commossa partecipazione al generale cordoglio e sentimenti di profonda solidarietà ai famigliari per la tragica scomparsa dell'ing. Franco Lamolinara».

Il sindaco di Gattinara: una brutta vicenda, vicini alla famiglia»
«Una brutta vicenda che si è conclusa nel modo peggiore». Così Daniele Baglione, sindaco di Gattinara, comune del Vercellese, commenta la morte di Franco Lamolinara l'ostaggio italiano rimasto ucciso in un blitz in Nigeria. «Alla famiglia, chiusa in questo momento in un comprensibile stretto riserbo - conclude il sindaco - vanno le più sentite condoglianze dell'amministrazione e mie personali per la tragica conclusione della vicenda».

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