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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2012 alle ore 06:38.

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MEDIO
INTERMITTENTE
COSA CAMBIA
Il cosiddetto «job on call», o lavoro intermittente, è un contratto di lavoro subordinato tramite il quale il lavoratore effettua prestazioni di carattere discontinuo. La novità è la previsione che venga effettuata una comunicazione amministrativa in occasione di ogni chiamata. La comunicazione dovrebbe essere eseguita in maniera molto semplice, anche per via telefonica
140.000
L'OBIETTIVO
Anche in questo caso, si vuole ridurre il rischio che tale tipologia contrattuale sia nella realtà una copertura per forme di impiego irregolare. Il contratto di lavoro a chiamata, infatti, è di norma utilizzato in particolari periodi dell'anno, come le vacanze di Natale e Pasqua, dove le aziende che operano soprattutto nei settori del turismo e della ristorazione devono far fronte a improvvisi aumenti della domanda
MEDIO
COLLABORAZIONE A PROGETTO
COSA CAMBIA
Qualora l'attività a progetto sia analoga a quella dei dipendenti, scatterà la presunzione di carattere subordinato della collaborazione. Aumenterà anche l'aliquota contributiva. Si prevede, in aggiunta, una definizione più stringente del progetto; verrà abolito il concetto di «programma» e non potranno essere introdotte clausole individuali nel contratto che consentano il recesso del committente prima del termine o del completamento del progetto
457.950
L'OBIETTIVO
Nelle intenzioni del Governo, gli interventi determineranno un minor utilizzo delle collaborazioni a progetto, che spesso hanno mascherato situazioni di subordinazione se non nei casi di effettivo ricorso quale vero strumento di flessibilità. Quale conseguenza delle novità previste, le collaborazioni a progetto dovranno essere meglio definite in fase contrattuale e saranno anche più onerose dal punto di vista contributivo
MEDIO
PARTITE IVA
COSA CAMBIA
La collaborazione con partita Iva viene ora considerata come un rapporto di tipo coordinato e continuativo, e non autonomo e occasionale, se ricorrono le tre seguenti condizioni (salvo prova contraria): durata del rapporto superiore a sei mesi nell'arco di un anno; il collaboratore ricavi da questo rapporto oltre il 75% dei suoi corrispettivi; il collaboratore abbia una postazione di lavoro presso il committente
389.000
L'OBIETTIVO
Il fine del provvedimento, anche in questo caso, è quello di contrastare l'abuso del ricorso a collaborazioni professionali con titolarità di partite Iva. Restano comunque escluse dalla presunzione di rapporto subordinato le collaborazioni dei professionisti iscritti agli albi per servizi riconducibili in misura prevalente all'attività che è indicata dall'albo stesso. È prevista una revisione dei requisiti e modalità per aprire una partita Iva
BASSO
ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE
COSA CAMBIA
Sono escluse le associazioni con più di cinque persone, compreso l'associante. Ma è stabilita una deroga per le associazioni in ambito familiare e quelle con oggetto un'attività di elevato contenuto professionale. Tra le alte norme, si prevede l'obbligo di consegna del rendiconto e di partecipazione effettiva agli utili degli associati, pena la presunzione di rapporto di tipo subordinato. Infine, sale l'aliquota contributiva per l'Inps
5
L'OBIETTIVO
Con le modifiche individuate, ci si prefigge lo scopo di limitare l'abuso dell'associazione in partecipazione. Quest'ultima, tra gli altri aspetti, non prevede che ci sia un rapporto di subordinazione tra l'associante e l'associato. Il contratto di associazione in partecipazione con apporto di lavoro è infatti uno strumento alternativo sia al rapporto di lavoro subordinato, sia alle collaborazioni coordinate e continuative
BASSO
LAVORO ACCESSORIO (VOUCHER)
COSA CAMBIA
Si stringe il campo di operatività dei buoni lavoro, per tornare alla loro vocazione originale: collegare il valore del buono al valore orario. I buoni lavoro, infatti, sono uno strumento ideato per il pagamento del lavoro occasionale accessorio introdotto dalla Legge Biagi del 2003.I voucher rappresentano uno strumento volto a facilitare l'assunzione regolare di lavoratori impegnati per un periodo di tempo limitato
3.500.000
L'OBIETTIVO
Si punta a far utilizzare questo rapporto di lavoro solo a una limitata categoria di addetti e a una ben specifica tipologia di settori. L'obiettivo è evitare gli abusi fatti in questi ultimi anni quando i voucher sono stati estesi a tutti i settori produttivi (compresa la pubblica amministrazione), invece di utilizzarli come modalità di lavoro occasionale per pensionati e studenti nell'agricoltura e per impieghi estivi di breve durata
MEDIO

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