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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 07:50.

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14,50: Si rincorrono le voci su un possibile arresto di Merah. È quanto riferisce l'emittente Bfmtv che spiega di «non avere ancora conferma» e che è «in procinto di verificare le fonti». Anche da i-Telè arriva la stessa notizia che però è stata subito dopo smentita dall'Eliseo e dal ministero dell'Interno. L'operazione sarebbe dunque tuttora in corso.

14,10: Il presunto killer di Tolosa ha annunciato la sua volontà di arrendersi entro le 14,30: lo dice una fonte di polizia anonima, citata sul sito internet del quotidiano Le Monde.

13,42: Mohammed Merah, prima di interrompere i contatti con gli inquirenti, aveva detto che si sarebbe consegnato alla polizia nel pomeriggio, secondo quanto ha riferito il ministro dell'Interno francese, Claude Guéant.

13,38. «Per diversi anni è stato monitorato dal Dcri (l'intelligence che riferisce al ministro dell'Interno, ndr) e dai suoi agenti a Tolosa», ha detto il ministro Gueant, «ma nulla ha mai fatto credere che stesse per mettere in atto un crimine». Gueant ha aggiunto che l'uomo era conosciuto alla polizia di Tolosa per «qualche decina di crimini, alcuni compiuti con la violenza».

13,25: Una giornalista dell'emittente France 24 riferisce di aver ricevuto all'una di questa notte una telefonata di un uomo che ha rivendicato le stragi di Tolosa e Montauban. Gli inquirenti ritengono che possa trattarsi del sospetto killer, l'algerino Mohammed Merah, e stanno vagliando attentamente la chiamata, durata 11 minuti. In essa l'uomo ha detto di aver agito per vendicare le legge anti-burqa e ha annunciato di aver filmato tutto, promettendo che il contenuto sarà «presto sulla rete». L'uomo ha detto di voler «vendicare la legge che proibisce (in Francia, ndr) di indossare il velo», oltre alla «partecipazione francese alla guerra in Afghanistan» e «alla situazione in Palestina».

13,14: Sono stati ripristinati i contatti con il killer di Tolosa, ancora accerchiato dalle teste di cuoio francesi. Da un paio d'ore Mohammed Merah si rifiutava di parlare con i poliziotti.

12,21: Il direttore della prigione di Kandahar roferisce che Mohammed Merah era evaso dalla prigione della città afghana insieme a un gruppo di talebani. L'uomo era stato arrestato con l'accusa di aver piazzato delle bombe nella città. Prima della fuga, il killer era stato condannato a tre anni di galera.

11,40: «Il terrorismo non riuscirà mai a dividere la nostra comunità nazionale. Parlerò con i rappresentanti della comunità ebraica: gli dirò che dobbiamo riunirci ed aiutarci e non pensare alla vendetta». Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza stampa.
«Alla comunità ebraica ho già promesso che trasmetterò tutte le informazioni sul massacro della scuola ebraica» ha aggiunto Sarkozy.

11,30: cominciata l'evacuazion del palazzo dove si trova il killer

11,05: ha interrotto i negoziati con la polizia Mohammed Merah. L'uomo armato, assediato in un appartamento della città da almeno trecento agenti delle forze speciali, aveva chiesto un «dispositivo per comunicare». «Il sospetto non parla più», ha dichiarato il ministro. Nel frattempo sono stati arrestati la madre e il fratello: quest'ultimo si trovava già in stato di fermo e sottoposto a interrogatorio. La donna era invece stata condotta sul luogo dell'assedio perché potesse aiutare i negoziatori, ma si era rifiutata di collaborare.

10,59: scelto il negoziatore che tratterà con il killer, si tratta di un agente appositamente addestrato proprio per comunicare e tranquilizzare questo genere di individui, spiega il sito web 20minutes.fr.

10,42: i vicini del killer sono tuttora chiusi nelle loro abitazioni per motivi di sicurezza mentre vanno avanti i negoziati. Alcuni di loro hanno raccontato di aver ricevuto una telefonata da parte della polizia che chiedeva loro di non uscire di casa e di mettersi al sicuro. «La polizia mi ha chiamato verso le 5:00 per dirmi di non uscire e di non avvicinarmi alla finestra. Quando ho chiesto il motivo, mi hanno detto di guardare la tv per capire», ha raccontato Julie, studentessa di 24 anni, che abita nel palazzo di fronte a quello di Mohammed Merah.

10,19: un fratello del sospetto accerchiato dalla polizia a Tolosa si è consegnato spontaneamente alle forze dell'ordine. Un altro fratello è giá in stato di fermo.

10,13: la polizia a Tolosa ha fatto esplodere un'utilitaria che appartiene all'uomo sospettato. All'interno erano state ritrovate delle armi, fra cui un fucile mitragliatore.

9,50:

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