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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2012 alle ore 21:22.
L'ultima modifica è del 23 marzo 2012 alle ore 10:32.

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Ore 15,10. Cicchitto (Pdl): il Governo proceda per decreto
«Esprimiamo la nostra più viva preoccupazione per ciò che si profila a proposito della riforma del mercato del lavoro. O il progetto mantiene la sua impostazione iniziale - e allora siamo impegnati a difenderlo nella sua linea globale, che è anche sottesa da una mediazione sociale - oppure esso viene esposto ad un lunghissimo confronto parlamentare dal quale non c'è nessuna garanzia che esso rimanga inalterato». Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Secondo Cicchitto per salvare il provvedimento è indispensabile che il governo proceda per decreto e metta la fiducia».

14.15. Bersani: sono «tranquillissimo» sull'esito della riforma
Pier Luigi Bersani si dice «tranquillissimo» sull'esito della discussione sulla riforma del lavoro, perché il Governo ha sempre accettato interventi del Parlamento sui suoi provvedimenti emanati fin qui. Parlando a Genova all'assemblea degli amministratori locali del partito, ha detto: «Cosa succede ora? Sono tranquillissimo, perché so benissimo che il Governo ha sempre detto 'si discuta', nessuna cosa, nessun decreto, è uscito come è entrato».

Ore 14.10. Bersani: noi possiamo criticare Monti, Pdl e Lega no
«Noi per uscire dal baratro ci siamo messi in una situazione durissima, che vedremo a tappe e bisogna che venga chiarita da dove viene. Se c'é qualcosa da criticare a Monti, noi possiamo farlo, ma Pdl e Lega no, devono stare zitti e lo diciamo: voi state zitti, non azzardatevi a parlare». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, nel suo intervento all'assemblea nazionale degli amministratori locali del partito in corso a Genova.

Ore 13,26. Schifani: riforma del lavoro da approvare entro l'estate
Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha esortato i segretari dei partiti che sostengono il governo a mettere il Parlamento nelle condizioni «di arrivare a un esito definitivo prima dell'estate al pacchetto della riforma del lavoro». Lo ha detto durante il convegno 'Costruire la Città metropolitana' nella sede della Provincia di Milano.

Ore 12,43. Fornero: sulle dimissioni in bianco convalida da parte del lavoratore
Una «procedura snella con la quale, estendendo i meccanismi di tutela già previsti, si condiziona sospensivamente l'efficacia delle dimissioni alla convalida da parte del lavoratore», secondo criteri definiti con decreto ministeriale. Questo uno dei capisaldi della norma sulle dimissioni in bianco (la cattiva abitudine, illegale, di obbligare i neoassunti a firmare una lettera di dimissioni senza data, che il datore fa valere a discrezione per licenziare il lavoratore senza indennità) illustrati in commissione Lavoro della Camera dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. Il ministro, confermando l'inserimento delle misure nella riforma del mercato del lavoro, ha sottolineato che la norma «appare una sintesi efficace delle proposte di legge all'attenzione della Commissione», e «non appare troppo macchinosa e non sembra in grado di appesantire l'attività delle imprese». In ogni caso, ha assicurato, il Governo è «disponibile ad accettare soluzioni alternative della Commissione», se fossero più efficaci e tempestive. In quel caso però, ha avvertito, «il Governo non potrebbe essere ritenuto responsabile, in caso di mancata o ritardata soluzione della problematica».

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