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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2012 alle ore 18:56.

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La sirena del risparmio e della riservatezza
A detta degli esperti prezzi stracciati e riservatezza sembrano essere i fattori principali del dubbio successo della vendita on line dei medicinali. Un esempio per tutti: i prodotti per il trattamento delle disfunzioni erettili vengono promossi via Internet a un prezzo dieci volte inferiore rispetto al prodotto registrato e distribuito legalmente in farmacia. Da una indagine realizzata dall'Aifa su un campione della popolazione italiana è emerso che il 33% degli intervistati valuta positivamente la possibilità di acquisto di medicinali online senza percepire i relativi rischi, mentre il 41% ignora che questa modalità d'acquisto è ancora vietata nel nostro Paese.

Nas, sequestrate oltre 3,6 milioni fra fiale e compresse
L'attività svolta dai Carabinieri del Nas dal 2005 a oggi ha portato alla segnalazione all'autorità giudiziaria di 5.445 persone (1742 nel 2011), all'arresto di 337 persone (84 nel 2011) e al sequestro di 3.664.000 tra fiale e compresse (1.335.000 nel 2011). A circolare online sono soprattutto psicofarmaci, antidepressivi, tranquillanti, ipnoinduttori, diuretici, antiepilettici, steroidi e antiasmatici: secondo una stima condivisa dalle forze dell'ordine a livello internazionale ogni euro impiegato illecitamente in questo settore frutta un un guadagno di 2500 euro.

La vigilanza in Italia
L'alto tasso di sicurezza del mercato italiano dei medicinali è garantito dal sistema di tracciabilità del farmaco, che consente il monitoraggio, attraverso il bollino a lettura ottica, di ogni singola confezione oltre a alle attività di prevenzione e contrasto portate avanti ormai da diversi anni dalla task force Impact Italia, della quale fanno parte le istituzioni coinvolte dal fenomeno tra cui Aifa, Ministero Salute, Nas, Iss, Agenzia delle Dogane. Ultima tappa del percorso l'adesione dell'Italia alla Convenzione Medicrime frutto della collaborazione tra l'Edqm (European Directorate for the Quality of Medicines) e la Direzione Generale dei Diritti dell'Uomo e degli Affari Giuridici del Consiglio d'Europa, che consentirà l'introduzione di norme penali in virtù delle quali le Forze di Polizia, le Agenzie farmaceutiche e le Dogane dei 47 paesi del Consiglio d'Europa potranno scambiarsi informazioni e collaborare per il tramite di Interpol ed Europol.

Aifa, in Italia confraffazione inesistente
Contro gli allarmi ingiustificati anche Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) da cui arriva la conferma che nel nostro Paese il fenomeno della contraffazione farmaceutica è quasi inesistente: la percentuale dei farmaci contraffatti presenti sul nostro mercato è pari allo 0,1% , contro l'1% dell'Europa e il 6-7% del mercato globale, nel cui ambito va evidenziata la situazione drammatica dei Paesi in via di sviluppo dove il tasso di contraffazione dei medicinali raggiunge si attesterebbe in media dal 20- 30%, con picchi del 50% nei periodi di maggiore crisi.

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