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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2012 alle ore 08:52.

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La parabola di Bossi: dalla fondazione della Lega alle dimissioni

Milano (TMNews) - 4 dicembre 1989 - 5 aprile 2012. L'Alfa e l'Omega della storia della Lega Nord: Umberto Bossi fondatore del Carroccio si dimette da segretario del partito travolto dallo scandalo del tesoriere Francesco Belsito. Nato a Cassano Magnago, il 19 settembre 1941, è stato eletto per la prima volta al Senato nel 1987: nasce così il soprannome, in lombardo, di Senatùr. Due anni dopo, il 4 dicembre fonda il partito di cui è stato segretario per 23 anni. Nella sua carriera politica è storico il ribaltone con cui il 22 dicembre 1994, rompe l'alleanza con il primo governo Berlusconi, presentando la sfiducia all'esecutivo.Il distacco col Cavaliere dura circa 6 anni. Alle regionali del 2000 si ricuce l'asse con Berlusconi e alle politiche del 2001 si presentano alleati nella Casa delle Libertà. Sarà la sua prima volta a Palazzo Chigi come ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione. Ma a segnare la carriera del Senatùr è un grave fatto personale: la mattina dell'11 marzo 2004 viene colto da un ictus cerebrale. Tornerà sulla scena politica nel 2008, come Ministro per le riforme e per il federalismo del terzo governo Berlusconi. Resterà tra le file della maggioranza fino all'arrivo del governo Monti.Provocatorio, fino alla volgarità, con la "filosofia del celodurismo", la carriera politica di Umberto Bossi è costellata da una serie di exploit contro l'Italia unita, il tricolore, Roma ladrona: sono parte della storia della Seconda Repubblica i suoi gestacci, gli insulti e le barzellette. Ora però proprio lui che aveva rappresentato la novità rispetto al malaffare dei partiti della prima repubblica viene travolto da un'inchiesta delle Procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria: secondo l'accusa parte dei soldi della Lega sarebbero stati utilizzatti dalla famiglia Bossi.

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