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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2012 alle ore 18:34.

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Per Scalfari, la Mafai «era molte cose insieme: era una militante di sinistra ma anche una femminista militante nel Pci, e se c'era un partito maschilista, era quello. Era una persona molto laica, in senso lato, di liberissimo pensiero. E poi se ne è andata... basta così...», conclude Scalfari commosso.

Bersani: una protegonista del nostro tempo
«Con Miriam Mafai - ha commentato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd - se ne va una protagonista del nostro tempo. Giornalista, scrittrice, militante politica fin dai tempi della Resistenza, dirigente della sinistra italiana e deputata al Parlamento, fino ad essere parte della Direzione nazionale del Pd, Miriam Mafai ha vissuto tanti ruoli diversi ma sempre con intelligenza, passione e curiositá di sapere. Esprimo alla famiglia il cordoglio mio e del Partito democratico».

Veltroni: una donna speciale
«Miriam Mafai era una donna speciale, di quelle persone che univano ad una intelligenza acuta e vivacissima un'ironia pungente, dura e dolce insieme, rapida nel comprendere, spesso un passo avanti al suo interlocutore». Così Walter Veltroni ha ricordato la giornalista scomparsa oggi a Roma.

D'Alema: militante appassionata e critica della sinistra
«Partecipo con commozione al cordoglio per la scomparsa di Miriam Mafai». È quanto si legge in un messaggio del presidente della Fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema. «Miriam Mafai è stata una grande protagonista del giornalismo italiano e una militante appassionata e critica della sinistra e del movimento delle donne, oltre che - conclude D'Alema - una cara amica».

Chicchitto: grande giornalista e intelligenza anticonformista
«Con Miriam Mafai viene meno una grande giornalista politica e una intelligenza anticonformista. Nel saggio pubblicato nel volume scritto a più voci sul »Silenzio dei comunisti« la Mafai sviluppò una analisi critica molto penetrante nei confronti di Enrico Berlinguer e di Aldo Moro». Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.

Di Pietro: una firma eccellente, una donna eccezionale
«Addio a Miriam Mafai. Oggi ci ha lasciato una donna eccezionale. Una firma eccellente del giornalismo che ha saputo cogliere e raccontare in maniera straordinaria il mutamento della società italiana in tutti questi anni. È stata una protagonista indiscussa della storia del nostro Paese alla quale ha contribuito con il suo impegno politico e civile». Lo scrive il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sulla sua pagina Facebook.

Rosy Bindi: una protagonista forte e combattiva
«Miriam Mafai è stata una vera protagonista della cultura e del giornalismo dell'Italia democratica. Forte e combattiva, ha unito impegno politico e militanza di partito a una libertà di spirito che le faceva cogliere e indagare, prima di altri, le novità e i cambiamenti che attraversavano la società italiana»: così la Presidente dell'Assemblea nazionale del Pd e Vicepresidente del Senato, Rosy Bindi. «Una voce e uno sguardo di donna sempre dalla parte delle donne, di cui ha raccontato con intensa partecipazione fatiche e contraddizioni, successi e sconfitte nell'arco di oltre sessant'anni. Ci mancheranno la sua ironia, la sua intelligente curiosità, il suo rigore e la sua passione civile. Alla famiglia - conclude - esprimo la mia affettuosa partecipazione e il cordoglio sincero di tutta l'Assemblea nazionale del Pd».

Paola Concia: addio ragazza indomabile
«Cara Miriam il mio è un saluto e un ringraziamento. Non c'è niente di retorico, so che non lo sopporteresti. Ti ringrazio per questi ultimi generosi anni di amicizia. Delle serate, le telefonate, i consigli». Così Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico. «Tutti sanno quello che sei stata per questo Paese - rimarca Concia - per le donne e per la libertà. Hai vissuto alla grande fino alla fine come tutte le grandi donne. Ci mancherai, ragazza indomabile».

Siddi (Fnsi): non ha mai abdicato alla forza del suo pensiero critico
«Con Miriam Mafai scompare un altro grande giornalista del Tempo della lotta per la libertà e la costituzione democratica dell'Italia»: il segretario della Fnsi, Franco Siddi, il presidente Roberto Natale, il "suo" segretario Sergio Borsi, il Consiglio nazionale e tutta la Fnsi «si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Miriam Mafai e sono vicini con affetto ai figli Sara, anche lei giornalista, e Luciano. Con lei - si legge in una nota - viene a mancare la prima donna giunta ai vertici del sindacato unitario dei giornalisti italiani della quale fu presidente dalla fine del 1983 all'aprile 1986». La Fnsi, «oggi che ci ha lasciato, ricorda la giornalista di razza, militante in politica, impegnata sul terreno dei diritti civili, che - conclude la Fnsi - non ha mai abdicato alla forza e alla sapienza del suo pensiero critico».

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