Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2012 alle ore 19:16.

My24
65mila esodati, la stima del ministero, «Risorse adeguate al problema»65mila esodati, la stima del ministero, «Risorse adeguate al problema»

Uil: no al «gioco dell'oca» ministeriale
A strettissimo giro, la replica dei sindacati. Per la Uil, sugli esodati il ministero fa il «gioco dell'oca», bocciando in pratica la riproposizione della stima «già ipotizzata in occasione del Decreto del 6 dicembre scorso e palesemente riferita a solo una parte delle tipologie di lavoratori da salvaguardare», Per Domenico Proietti, segretario confederale Uil, l'ulteriore intervento normativo annunciato dal ministro Fornero «deve quindi essere urgentemente varato, per dare risposte a tutti quei lavoratori che hanno sottoscritto un patto, che gli garantiva continuità tra lavoro e pensione, e che oggi, dopo l'intervento di fine anno sul sistema previdenziale volto solo af are cassa, rischiano di trovarsi senza alcun reddito».

La Cgil: il governo scherza con il fuoco
«Il governo scherza con il fuoco. Si confermano infatti i dati che erano contenuti in manovra che come sa bene lo stesso governo si riferiscono ad una sola delle tipologie di lavoratori senza stipendio e senza pensione». È quanto afferma Vera Lamonica della Cgil confermando la posizione del sindacato. «Va trovata una soluzione per tutti coloro che sono senza pensione e senza reddito e la lotta continuerà fino a questo risultato. La manifestazione di domani sarà una prima grande risposta».

«Se fossero veri questi dati di oggi - continua Lamonica - non si capirebbe perché si è voluto tenere per mesi l'intero paese in ansia, non si capirebbe il lungo lavoro del parlamento sul milleproroghe, e non si capirebbero le esternazioni continue dello stesso governo su questo tema. Ma se fossero vere queste cifre, dovremmo anche dire che le migliaia di lavoratori e lavoratrici che si sono rivolti al sindacato non sono reali. Sono solo dei fantasmi».

A questo punto, dice ancora la dirigente della Cgil, che cosa dice l'Inps?. «È anche ben strano infatti che proprio ieri l'Inps, in sede di commissione parlamentare, abbia dato una cifra molto diversa (130 mila) di quella fornita oggi dal ministero. Il dubbio, dunque, è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e in sostanza non si voglia risolvere il problema. E forse non si vuole risolvere il problema perché si dovrebbe ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale».

Ugl: i numeri veri non sono questi»
«Se i numeri fossero davvero quelli indicati dal ministero, allora il governo non dovrebbe avere alcun problema ad applicare le vecchie norme per i lavoratori esodati oggetto di accordi di mobilità con scadenza 31 dicembre 2011». Questo invece il commento di Giovanni Centrella, segretario generale Ugl, sui numeri resi noti dal tavolo tecnico ministeriale. Per il sindacalista «ovviamente» i numeri veri non sono questi «e il governo continua a giocare sulla pelle di lavoratori che hanno faticato per una vita e che adesso non possono andare in pensione, né possono sperare di avere un lavoro tantomeno un ammortizzatore sociale, "grazie" alle norme contenute nell'ultima riforma previdenziale».

Shopping24

Dai nostri archivi