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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2012 alle ore 21:35.
L'ultima modifica è del 07 maggio 2012 alle ore 17:00.

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Leoluca Orlando (Ansa)Leoluca Orlando (Ansa)

Ore 18,12. Leoluca Orlando (Idv): ballottaggio? No ad accordi
«La mia storia è chiara, non farò mai accordi con i partiti che hanno governato con Raffaele Lombardo e con l'ex Cammarata». Così Leoluca Orlando (Idv) ha risposto a chi gli ha chiesto se è disposto, in caso di ballottaggio, a fare accordi per vincere al secondo turno.

Ore 18,10. Il Pdl contesta le proiezioni
Il Pdl contesta le dirette tv spiegando che «da ore stiamo assistendo, nelle trasmissioni televisive, a dibattiti incentrati sui dati elettorali relativi solo a 4 realtà che, per quanto importanti e particolari, non rappresentano il quadro completo che si sta profilando in queste elezioni amministrative». Al momento, spiega una nota Pdl, si è votato «in 26 comuni capoluogo e oltre 150 città superiori ai 15mila abitanti, dove la situazione è diversa da quella prospettata nel corso dei dibattiti». A breve - conclude la nota - sarà pertanto diffusa una nota del Pdl con analisi e proiezioni più ampie».

Ore 18,05. Parma, Favia (M5s): «momento storico»
Siamo l'alternativa alla casta del Pd, è un momento storico. In una città capoluogo di provincia importante come Parma, il Movimento 5 stelle si propone come alternativa alla casta pd, per governare la città assieme ad altri cittadini». Così il consigliere regionale m5s, Giovanni Favia commenta il risultato che emerge dalle urne a Parma, dove il candidato "grillino", Federico Bernazzoli, si attesta attorno al 18%, proiettandosi verso il ballottaggio contro il candidato Pd e presidente della provincia, Vincenzo Bernazzoli. Dopo 25 sezioni scrutinate su 203, Bernazzoli risulta in testa rispetto all'ex sindaco, Elvio Ubaldi, fermo al 16 per cento. Questo risultato, conclude, «é la prova che da soli si può arrivare in alto, senza scendere ad alcun compromesso con partiti ormai in decomposizione».

Ore 17,57. Genova, Viminale: Doria in testa al 49,8%
In base ai dati del Viminale, quando sono state scrutinate 33 sezioni su 653, al comune di Genova Marco Doria, candidato sostenuto da Pd, Sel, Idv e Rifondazione, è in testa con il 49,8%, seguito da Paolo Putto, del Movimento 5 stelle, al 13,8%. Enrico Musso, sostenuto da una lista civica, è al 13 per cento.

Ore 17,54. Vendola: serve politica, non consegnarsi ai tecnici
«Quello che esce fuori da questa tornata elettorale è una domanda di politica intesa come contesa credibile tra programmi e ideali alternativi: ma un'Italia che si consegna mani e piedi a commissariamenti tecnici è un paese in cui la politica soffre». Lo dice Nichi Vendola intervenendo su La7.

Ore 17,48. Cesa (Udc): chi sostiene Monti paga prezzo altissimo
«In questa tornata elettorale paga un prezzo altissimo chi sostiene il governo Monti. Ci auguriamo che adesso si passi alla cosiddetta fase due. Dobbiamo però continuare a sostenere il governo Monti e non dimenticare la situazione di soli cinque mesi fa». Lo ha detto il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, commentando l'esito del voto amministrativo.

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