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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2012 alle ore 17:47.

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Le quattro fasi del progetto
Il progetto prevede la stabilizzazione della nave. Sarà costruita una piattaforma subacquea e al lato della nave saranno applicati cassoni (realizzati da "I Nuovi cantieri apuania") capaci di contenere acqua. Due gru fissate alla piattaforma raddrizzeranno la nave con l'aiuto del riempimento dei cassoni d'acqua. Una volta dritta saranno applicati cassoni anche all'altro lato della nave. Poi i cassoni saranno svuotati dall'acqua - non prima però di averla opportunamente trattata e depurata a tutela dell'ambiente marino - e, successivamente, riempiti di aria. Il piano prevede misure per la salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell'isola del Giglio. La base operativa sarà fuori dall'isola, a Piombino, dove saranno raccolte le apparecchiature e i materiali necessari per gli interventi, per minimizzare l'impatto sulle attività del porto turistico dell'isola del Giglio già ferita dal naufragio della Costa Concordia.

Onorato: Schettino era idoneo al comando
«Restiamo convinti che Schettino, anche in forza dei suoi imbarchi dal 2006, corrispondesse a quello che viene richiesto a un comandante», ha detto il direttore generale della Costa Concordia spa, Gianni Onorato, rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto di commentare il pronunciamento della Cassazione che ha affermato che il comandante Schettino non é adatto al comando in situazione di pericolo. Onorato ha, quindi, fatto presente che la Cassazione ha risposto a una domanda dei legali dello stesso comandante che chiedevano la sua scarcerazione.

Si studiano strumenti di maggior collegialità nel comando di una nave
La Compagnia marittima, ha detto Onorato, sta studiando «se sia possibile, anche in forza delle attuali leggi che regolano la navigazione, introdurre strumenti per una maggiore collegialità delle decisioni del comandante per condividerle con gli altri ufficiali. E ha ricordato che il codice marittimo italiano é l'unico, attualmente, a prevedere il reato di ammutinamento. Ostacolo, questo, che impedisce agli ufficiali imbarcati di potersi opporre a una decisione del comandante per non ricadere in reati penali. Costa Crociere, infine, ha annunciato di aver ormai sviluppato un proprio software per il monitoraggio delle rotte.

Rossi: le realtà economiche toscane non restino fuori dalle operazioni
Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha ribadito la necessità che le realtà economiche della Toscana non restino fuori dall'opera di rimozione. «La Toscana vuole partecipare alla rimozione, credo che sarà opportuno coinvolgere quanto più possibile il territorio». Ad esempio, ha sottolineato, individuando in Livorno il porto dove demolire la Costa una volta portata via dal Giglio.

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