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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2012 alle ore 22:33.
L'ultima modifica è del 08 giugno 2012 alle ore 10:10.

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Sede Rai di Viale Mazzini (Olycom)Sede Rai di Viale Mazzini (Olycom)

Di Pietro (Idv): che c'entrano le banche con l'informazione?
«Ma è mai possibile - si chiede in una nota il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro - che non si riesca a fare una nomina selezionata dal basso, dal popolo degli utenti, dai cittadini, dai veri fruitori del servizio pubblico? Che c'entrano i poteri forti, il mondo delle banche con l'informazione?».

La Commissione grandi rischi: possibili nuove forti scosse in Emilia
«Nel caso di una ripresa dell'attività sismica nell'area già interessata dalla sequenza in corso - rende noto la Commissione grandi rischi, a quanto si legge nel comunicato di sintesi diffuso da palazzo Chigi al termine della prima parte del condiglio dei mionistri di oggi - é significativa la probabilità che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza». La Commissione, inoltre, non esclude «l'eventualità che, pur con minore probabilità, l'attività sismica si estenda in aree limitrofe a quella già attivata sino ad ora».

Terremoto, il premier: lo Stato intensificherà la sua presenza
Nella conferenza stampa tra la prima parte del consiglio dei ministri e la seconda Monti annuncia che lo Stato «intensificherá la
presenza» nelle zone colpite dal terremoto. Il presidente del consiglio elogia poi quegli aspetti di solidarietà «magnificamente esercitati dal presidente Errani, dal prefetto Gabrielli e dagli uomini e donne della protezione civile, che lavorano con armonia, coesione ed efficacia».

Catricalà: il Dl sul sisma ha durata annuale
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ricorda che il decreto legge sul terremoto varato dal Consiglio dei ministri «prevede la durata dell'emergenza per un anno». «Sul decreto - aggiunge - non credo ci sarà bisogno di fare modifiche per questi 60 giorni di vigenza. Tutti i rischi sono già contemplati. Serve però ragionare su come fare per intervenire ora in maniera pronta sulle strutture deboli dal punto di vista sismico».

Tra Ddl anti corrusione e Dl sviluppo: Esecutivo in difficoltà
Intanto il governo è in difficoltà sia sulla politica economica, sia sul ddl anticorruzione con il ministro Severino che ha chiarito che il Governo è pronto a chiedere la fiducia sul Ddl anti corruzione e se il Parlamento lo boccerà l'esecutivo è pronto «a tornare a casa». Voci insistenti parlano di un ulteriore rinvio del decreto sullo sviluppo che avrebbe dovuto essere discusso nel Consiglio dei ministri di ieri. Secondo il sottosegretario al ministero dell'Economia Gianfranco Polillo «dovrebbe tornare in consiglio dei Ministri la prossima settimana. Non siamo nell'ordine dei miliardi ma dei milioni. Quindi alla fine una quadratura del cerchio la troveremo».

Dl sviluppo, il nodo della copertura
Fonti parlamentari riferiscono che Corrado Passera, ministro dello Sviluppo, sarebbe infuriato e deluso per la mancata copertura economica al decreto sviluppo a cui ha lavorato. Giovedì sera c'é stato a sorpresa un summit ministeriale a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato il premier Mario Monti e alcuni ministri: fra questi Corrado Passera (Sviluppo Economico), Paola Severino (Giustizia), Elsa Fornero (Lavoro), Vittorio Grilli (viceministro per l'Economia). Anche in questa riunione si sarebbe discusso di authority e Rai, accantonando il problema del decreto sviluppo. Secondo alcune ricostruzioni, la Ragioneria generale dello Stato avrebbe bocciato la parte più importante dei decreti messi a punto dal ministro Passera. Sotto la ghigliottina delle compatibilità economiche sono finiti la norma che prevedeva di portare a un milione di euro la possibilità per le imprese di compensare i crediti e i debiti con il fisco, il maxi incentivo da 600 milioni per le aziende che investono in ricerca e il bonus sulle ristrutturazioni edilizie che Passera avrebbe voluto portare al 50%.

Monti: il Governo ha perso l'appoggio dei poteri forti
A questa impasse del governo si deve aggiungere la frase pronunciata ieri da Monti nel collegamento in videoconferenza con il congresso dell'Acri (l'associazione che raggruppa fondazioni di origine bancaria e organizzazioni no profit) in corso a Palermo: "Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l'appoggio, che gli osservatori ci attribuivano, dei poteri forti. Non incontriamo, infatti, favori in questo momento di un grande quotidiano che é espressione autorevole di poteri forti, e presso Confindustria". Il riferimento polemico é stato interpretato come rivolto al "Corriere della Sera", il quotidiano a cui Monti ha collaborato fino alla vigilia del suo mandato di premier.

Il premier punta su personalità poco legate a logiche di partito
Per la presidenza del servizio pubblico radiotelevisivo e per quella dell'Autorità delle comunicazioni (Agcom), l'intenzione di Monti sarebbe quella di nominare personalità di indiscusso prestigio e poco legate alle logiche di partito. Per l'Agcom, la scelta potrebbe cadere su Angelo Cardani, docente di Economia politica alla Bocconi.
Le difficoltà economiche e le nomine per authority e Rai potrebbero però inasprire ulteriormente i rapporti tra il governo e i partiti che lo sostengono.

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