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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 06:37.
LE MISURE SUL TAVOLO
La contropartita dell'antispread
«I punti trattati, inclusa la crescita, non possono considerarsi chiusi perché l'Italia si riserva di dare il proprio sostegno solo se ci sarà un accordo finale sull'insieme dei temi, incluso un meccanismo che tuteli i paesi virtuosi dallo spread». Monti subordina così l'ok ai risultati del vertice alle misure antispread
I risultati di ieri
I capi di stato e governo della Ue non apriranno la porta alla golden rule chiesta da Monti sulla spesa per investimenti da non calcolare ai fini del patto di stabilità, ma una indicazione precisa sulla policy da seguire che accoglie la base di quel principio la faranno propria. Sarà dunque prestata particolare attenzione agli investimenti nei settori orientati al futuro aventi un nesso diretto con il potenziale di crescita dell'economa e a garantire la sostenibilità dei regimi pensionistici.
Entro l'anno sarà presentata una road map dettagliata per una più stretta unione economica dei paesi europei. Van Rompuy, Barroso, Juncker e Draghi hanno preparato un rapporto da sottoporre all'attenzione dei leader Ue sulle modalità per completare l'unione economica che potrebbe portare all'emissione di debito comune.
Ieri è stata soprattutto la giornata degli interventi sulla crescita. Il conto delle misure di 120 miliardi è il seguente: l'aumento del capitale della Bei ne accrescerà la capacità totale di prestito di 60 miliardi; 4,5 miliardi sui project bond; 55 miliardi dalla concentrazione dell'uso di fondi europei già previsti
L'APPELLO
DEL SOLE
Le tre decisioni
da rendere
immediatamente
operative
1
Garanzia sui depositi
Nessun problema morale: senza
garanzia unica sui depositi bancari
anche i virtuosi pagherebbero di più
2
Accesso diretto all'Efsf
L'accesso degli istituti di credito al
«salva-Stati» sarebbe un passaggio
essenziale per risolvere la crisi
3
Unificazione debiti
Unificare i debiti pubblici europei
può neutralizzare gli effetti della
speculazione sui tassi dei titoli sovrani