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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 19:00.
L'ultima modifica è del 27 luglio 2012 alle ore 13:34.

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Ilva, il presidente Ferrante: restiamo a Taranto. Momenti di tensione con gli operai. Presto accordi per la bonificaIlva, il presidente Ferrante: restiamo a Taranto. Momenti di tensione con gli operai. Presto accordi per la bonifica

Sciopero fino a domani
Durerà sino a domattina lo sciopero dei lavoratori dell'Ilva di Taranto, la protesta avrà una pausa sabato e domenica anche per rispetto per la città che da ieri é praticamente paralizzata. Lo hanno deciso le organizzazioni sindacali, la mobilitazione, sia pure con una articolazione diversa, riprenderà lunedì. Inoltre é già stata prevista una manifestazione sindacale il 2 agosto alla vigilia della convocazione del Tribunale del riesame sul ricorso presentato dai legali dell'Ilva.

Vignola: il decreto di sequestro deve essere ancora portato in esecuzione
«Il decreto di sequestro, per la sua natura e per il suo significato, deve ancora essere portato in esecuzione. Se all'interno dello stabilimento Ilva si dovesse chiudere una porta, quella porta non l'ha chiusa la magistratura o chi è stato delegato a chiuderla. Vanno smentite alcune voci», ha detto il procuratore generale della Corte di Appello di Lecce, Giuseppe Vignola, chiarendo alcuni aspetti del decreto di sequestro di alcune aree dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto nell'ambito dell'inchiesta sul presunto inquinamento ambientale. «Il decreto - ha aggiunto - è stato consegnato alle persone interessate. Si sono nominati custodi e amministratori che dovranno eseguirlo una volta che avrà superato il vaglio del Riesame e della Cassazione».

Gli obiettivi del protocollo
Gli obiettivi del protocollo – tra i quali rientrano lo sviluppo di interventi infrastrutturali di bonifica, gli incentivi alle imprese locali e la riqualificazione industriale dell'area – verranno realizzati nelle prossime settimane attraverso appositi accordi e sotto la guida di un Comitato di Sottoscrittori e di una cabina di regia coordinata e gestita dalla Regione Puglia. Lo stanziamento complessivo previsto dal protocollo è di 336.668.320 euro, di cui 329.468.000 di parte pubblica e 7.200.000 di parte privata.

Confindustria Puglia: il 50% dell'export della regione viene dall'Ilva
«L'export della regione Puglia nel 2011 ha fatto segnare, record in Italia, una crescita del 19 per cento. E di questo export un buon 50% è rappresentato dall'Ilva e dal suo indotto. Stiamo parlando quindi di un valore straordinario per l'economia. E quindi si deve costruire un percorso condiviso tra le parti che risolvi la situazione e porti a un cambiamento di rotta positivo. E lo Stato deve fare la sua parte». È preoccupato Angelo Bozzetto, presidente di Confindustria Puglia, che, in un'intervista a Labitalia, fa il punto sull'incandescente situazione dell'Ilva di Taranto, e sugli effetti che la chiusura dell'impianto potrebbe avere sull'economia regionale. «È una situazione - ribadisce Bozzetto - davvero non facile, un momento di gravissima difficoltà: non entro nel merito del provvedimento della magistratura, che è stato emesso nella propria legittimità, ma l'azienda rappresenta un nodo centrale non solo per l'economia di Taranto, ma di tutta la Puglia e anche dell'intero Paese».

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