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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2012 alle ore 23:40.
L'ultima modifica è del 05 settembre 2012 alle ore 12:06.

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Ore 13,24. Anaao Assomed: no ad altri peggioramenti nel decreto per i medici
«Pur convinti che servirebbe alla sanità una riforma-quater, per la quale peraltro non si intravedono politiche e politici disponibili, auspichiamo che il ministro della Salute porti avanti la versione originaria del decreto», afferma in una nota l'Anaao Assomed, a poche ore dall'entrata in Consiglio dei ministri del decreto messo a punto dal ministro Renato Balduzzi. «L'Anaao Assomed - si legge - valuterà il testo definitivo riservandosi, in caso di stravolgimenti sostanziali, di valutare, insieme con le altre organizzazioni sindacali, azioni comuni contro provvedimenti che individuassero medici e dirigenti sanitari dipendenti come unico bersaglio della riorganizzazione, oggetto di mobilità coatta, flessibilità discrezionale, mortificazione professionale ed economica».

Ore 13,10. Cricelli (Simg): «preoccupati per diktat Regioni»
«Siamo preoccupati perché vengono prospettate soluzioni burocratiche perentorie che non entrano nel merito della qualità professionale dei medici di medicina generale. Al posto della concertazione percepiamo atteggiamenti di sufficienza, quasi diktat, e respiriamo un'aria di regime impositivo». Così Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), commenta la posizione delle Regioni rispetto al decreto Balduzzi, che hanno giudicato «irrinunciabili» alcuni emendamenti, esprimendo riserve su alcuni passi del provvedimento.

Ore 12,53. Fimmg-Fimp-Sumai: «dare via libera a Dl appena possibile»
Via libera, appena possibile, al decreto di riforma della sanità «nella versione a tutt'oggi conosciuta, perché la risoluzione delle molte criticità del nostro Ssn, per effetto dei veti incrociati e in attesa di un accordo unanime, è stata rinviata per troppo tempo». È l'auspicio dei sindacati della medicina territoriale Fimmg-Fimp-Sumai, in una nota congiunta sul provvedimento all'esame, oggi pomeriggio, del Consiglio dei ministri.

Ore 12,45. Dl Sanità, tecnici ministero verificano costituzionalità
In queste ore che precedono il Consiglio dei ministri convocato per le 15.45 i tecnici del ministero della Salute stanno verificando gli aspetti di costituzionalità del "decretone sanità", in particolare i requisiti della decretazione d'urgenza, le cui misure devono essere omogenee, specifiche e corrispondenti al titolo. A riferirlo alcune fonti delle regioni.

Ore 12,26. Scaramuzza (Tdm): «Dl Balduzzi, meglio fermare tutto»
«Il ministro Balduzzi ha sbagliato anche sul metodo». Ne è convinto Giuseppe Sararmuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. «Ci eravamo illusi - spiega - vedendo che la prima bozza conteneva alcune strategie che abbiamo da sempre auspicato». Ma il ministro, aggiunge, «ha coinvolto solo alcuni attori del sistema come i medici di famiglia ma si è per esempio dimenticato del ruolo strategico degli infermieri senza i quali non si farà mai nessuna seria riforma dell'assistenza territoriale». «Siamo profondamente delusi e preoccupati per lo stravolgimento di fatto del decreto Balduzzi. Crediamo che a questo punto sia necessario fermare tutto. Meglio non andare avanti e bloccare il caos che provocherà questo decreto».

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