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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2012 alle ore 12:49.

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«Quando leggo titoli che dicono "Monti ha contribuito alla recessione" io rispondo "Certo": solo uno stolto può pensare di incidere su elementi strutturali che pesano da decenni senza provocare, almeno nel breve periodo, un rallentamento dovuto al calo della domanda». È la provocazione lanciata dal presidente del consiglio, Mario Monti, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della XV edizione di Milano Unica, il salone italiano del Tessile. «Solo in questo modo - ha aggiunto - si può avere speranza di avere più in là sanate queste situazioni» per favorire una crescita sostenibile e duratura.

La spending review è «pesantissima»
«Il governo ha affrontato nodi essenziali che per anni erano stati trascurati o in cui si era intervenuti in modo parziale e non risolutivamente efficace», ha continuato Monti. Il premier cita la riforma delle pensioni e la spending review fatta «con una difficilissima opera di incisioni chirurgiche delicatissime da fare e pesantissime da ricevere, come ci stiamo accorgendo». Non solo, i tagli vanno ad «intaccare tessuti in cui le commistioni tra politica e amministrazione avevano nei decenni creato spesa pubblica e opacità».

Imprese e sindacati devono fare di più
«Incoraggeremo le parti sociali a procedere le une con le altre e ci aspettiamo, così come sta facendo il governo, direi esigiamo a nome del paese e dei cittadini che imprese e sindacati riescano a fare qualcosa di più con il loro diretto impegno».

La casta siamo noi
«La casta siamo tutti noi cittadini italiani che ci siamo abituati a dare prevalenza più ai particolari che al generale e che poi ci lamentiamo se il generale funziona male».

Oggi si discuterà del cuneo fiscale con i sindacati
«Il cuneo fiscale sarà sul tavolo di oggi con i leader sindacali», a Palazzo Chigi. «È importante guardare bene dentro quel cuneo se vogliamo dare più competitività alle imprese italiane».

Squinzi: l'Italia deve rimanere un grande paese
«L'Italia é grande paese e merita di continuare ad essere tale». Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, nell'intervento con cui ha aperto il salone. Ribadita la «sfida della crescita, ripartendo dalla politica industriale che sta alla radice delle iniziative da percorrere». L'attuale recessione, ha sottolineato invece il presidente del Consiglio, è una tappa del percorso del risanamento a lungo termine avviato dal Governo.

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