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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2012 alle ore 08:45.
L'ultima modifica è del 29 settembre 2012 alle ore 10:31.

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Nella foto lavoratori in Piazza della Repubblica a Roma con maschere che si ispirano ai travestimenti dei consiglieri della Regione Lazio durante le festeNella foto lavoratori in Piazza della Repubblica a Roma con maschere che si ispirano ai travestimenti dei consiglieri della Regione Lazio durante le feste

. Le pensioni sono calcolate con il metodo contributivo, e valgono le stesse regole e parametri di qualsiasi dipendente pubblico. Le pensioni esistenti non possono superare 3.000 euro (superiore al 97% delle pensioni italiane).

11.Un assistente per consigliere. Ogni consigliere ha diritto a un assistente, con compenso predeterminato ed equivalente ad un impiegato pubblico di medio-alto livello. Nessun addetto stampa, né specialisti in comunicazioni (una figura che sembra proliferare nei governi locali). Nell'era di internet un sito web è il migliore addetto stampa, e per quello basta un neolaureato sveglio. Per prendere appuntamenti con i giornalisti il cellulare, l'email o l'assistente vanno più che bene.

12. Niente servizi sussidiati, niente sconti né agevolazioni. Come in tutte le aziende, l'unico servizio interno è un bar ristorante, a prezzi di mercato: l'azienda vincitrice dell'appalto non può ricevere sussidi statali. Niente parrucchieri e manicuristi, niente sconti per musei, cinema, treni.

13.Niente finanziamenti ai gruppi consiliari. Come ha rivelato ieri Maurizio Caprino su queste pagine, le spese dei gruppi, quando anche appaiono nei bilanci, sono a un tale livello di aggregazione che è impossibile capire per cosa vengono usate. E ancor più difficile sarebbe sindacarne la legittimità: quella del consigliere piemontese era una settimana bianca o una settimana di lavoro con qualche sciata in mezzo? Nei pochi casi in cui si sa qualcosa in dettaglio (per esempio, il bilancio del gruppo consiliare del Pd laziale), i fondi vengono usati per manifesti, cene elettorali, produzione di show televisivi, convegni, e centinaia di migliaia di euro di non meglio documentate "consulenze".
L'unica soluzione possibile è abolire ogni finanziamento ai gruppi consiliari: la democrazia non ne risentirà.

14.Una moratoria sui convegni. Le Regioni organizzano o sponsorizzano continuamente convegni, giornate di studi, ed eventi di ogni tipo. Questo è in parte la conseguenza del loro sovradimensionamento, per cui spesso consiglieri e assessori non hanno niente di meglio da fare. Per i prossimi cinque anni le Regioni non possono organizzare convegni né manifestazioni. Mezz'ora su Internet è più informativa di una giornata fra persone che si parlano addosso.

15. Niente uffici all'estero. Ridurre gli spazi. Le Regioni non possono avere uffici di rappresentanza all'estero, un'espressione di megalomania che rasenta il ridicolo, né farsi pubblicità ("Il mare della Romagna vi aspetta"), un'altra fonte di clientelismo. La Regione Lombardia, in un altro accesso di megalomania, ha costruito una nuova sede, un grattacielo da 570 milioni di euro. La vecchia sede, il grattacielo Pirelli, continuerà ad ospitare le riunioni del Consiglio regionale. Una follia al cui cospetto le ostriche di Fiorito sono una ragazzata. Nell'era dei computer la superficie necessaria a una regione dovrebbe diminuire, non aumentare. Per 10 anni si stabilisce una moratoria su qualsiasi cambiamento di superficie adibito al funzionamento delle Regioni.

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