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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 13:17.
L'ultima modifica è del 05 agosto 2014 alle ore 19:42.

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Nella foto il presidente della Repubblica, Giorgio NapolitanoNella foto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

«Registriamo con profondo rammarico le sconcertanti motivazioni con le quali è stata disposta, in Germania, l'archiviazione di procedimenti giudiziari contro soggetti accusati di partecipazione diretta a efferate stragi naziste».

Il messaggio in occasione del 69° anniversario dell'eccidio di Bellona al sindaco Filippo Abbate è l'occasione per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di commentare la decisione della giustizia tedesca di archiviare l'inchiesta nei confronti di otto ex funzionari delle SS, sospettati di avere partecipato alla strage di Sant'Anna di Stazzema, in cui furono uccisi 560 civili italiani durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel messaggio al sindaco di Bellona, il capo dello Stato rivolge un «pensiero commosso alle 54 vittime innocenti travolte, insieme a tantissime altre, dall'inumana barbarie del nazifascismo che funestò l'Italia in quel tragico periodo della nostra storia».

«La memoria della strage - prosegue Napolitano - deve essere
perpetuata, affinchè quelle vite così tristemente e assurdamente
spezzate, siano sempre di monito e insegnamento per le nuove
generazioni e le inducano a profondere ogni possibile sforzo per
la costruzione di un mondo fondato sui valori di libertà, pace e
dignità della persona, sanciti dalla Carta costituzionale.
Idealmente presente, formulo a lei, signor Sindaco, ai familiari
delle vittime e alla cittadinanza tutta, i sentimenti della mia
partecipe vicinanza».

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