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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2012 alle ore 11:57.

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Non mi ha ancora spiegato se è giusto punire la concussione per induzione meno gravemente del furto di un'autoradio.
Il furto di cui mi parla lei è un furto aggravato, ma la pena base è diversa. Quella dell'induzione è molto più alta del furto semplice. Ho ritenuto che 8 anni fossero adeguati perché, non essendoci una vera e propria coercizione, la condotta è più vicina alla corruzione che alla concussione e quindi, tra l'altro, va punito anche l'indotto. Se bisogna essere costretti a aumentare la pena a 10 anni tenendo solo conto della prescrizione, io dico che non è corretto.

In questi mesi si è parlato molto del processo Penati, uno dei tanti destinati a risentire della riforma: a parte due corruzioni e un finanziamento illecito, Penati ha tre concussioni di cui due, commesse nel 2000, si prescriveranno nel 2015 mentre la terza nel 2018, essendo stata commessa nel 2003. Con la riforma, però, le prime due sarebbero già prescritte nel 2010 mentre la terza si prescriverà nel 2013. Su questo siamo d'accordo?
Sì, ma vorrei far osservare che anche con una prescrizione a 15 anni, se un processo comincia 10 anni dopo è comunque destinato a prescriversi perché in 5 anni non arriverà mai in Cassazione.

I reati di corruzione non si scoprono in flagranza ma spesso molti anni dopo.
Non per tutti è così. Comunque, il problema nasce da un meccanismo di prescrizione sbagliato che va ripensato a prescindere dalla pena, altrimenti lo ritroveremo sempre, anche con pene altissime. Perciò sto già studiando un nuovo sistema di prescrizione che garantisca le indagini e anche i cittadini. Un sistema di cui ha già parlato più volte il vicepresidente del Csm Vietti, in cui la prescrizione si interrompe con l'esercizio dell'azione penale. Ma per non trascinare in eterno il processo, questo meccanismo va controbilanciato con una durata ragionevole del processo.

La prescrizione è la modifica prioritaria che chiedono i magistrati e gli organismi internazionali per rendere efficace la lotta alla corruzione: perché non ha presentato un ddl a febbraio, quando riprese l'iter sull'anticorruzione?
Anzitutto noi siamo qui da 10 mesi e se le leggo l'elenco delle leggi di cui mi sono occupata vedrà che sono tutte urgenti. In questi mesi, però, ho avviato verifiche per individuare un meccanismo che consenta di indicare nel testo la durata della prescrizione del reato e quella successiva del processo. Ma è un monitoraggio complesso e io non voglio fare norme manifesto.

Se ci sono stati veti politici finora, certo non diventerà legge in pochi mesi...
Realisticamente penso che prima della scadenza della legislatura si possa arrivare a un progetto serio, una traccia da lasciare. Tra le tante cose fatte, ho cercato di portare avanti quelle che potevano avere un esito.

Da mesi si vocifera che Berlusconi e Penati saranno, rispettivamente, assolto e derubricato in corruzione (con relativa prescrizione). Ma sarebbero sviluppi fisiologici. L'incidenza di una legge (per di più anticorruzione) su questi e altri processi riguardanti anche politici sarà un segnale contraddittorio, come ha scritto il Csm. Non la preoccupa?
Le ricadute sui processi in corso non possono impedire al legislatore di intervenire. Tante modifiche sono state fatte senza che ci fossero conseguenze mortali. Vuol dire che il giudice adatterà il ritmo di quei processi alla nuova prescrizione perché tutti sappiamo che esistono binari veloci. Se in Cassazione ci sono 17 processi che si prescriverebbero ad aprile 2013 vuol dire che la loro celebrazione sarà accelerata per non avere conseguenze.

L'incandidabilità è una delle ragioni che hanno spinto la maggioranza a blindare il testo e a fare in fretta. Ma c'è un po' di demagogia: per essere incandidabili bisogna avere una condanna definitiva, ma alle condanne definitive non ci si arriva a causa della prescrizione breve. Come dice il Pm di Roma Nello Rossi: «La Cirielli ha trasformato tanti corrotti incensurati in pluriprescritti». Insomma, si torna sempre alla prescrizione...
Sono andata in commissione a impegnarmi per il governo affinché la delega fosse riempita entro un mese, anche se la competenza è dei ministri dell'Interno e della Funzione pubblica. La norma serve a disciplinare l'incandidabilità. Quelle sulla prescrizione serviranno alla prescrizione.

La rapidità del governo è fuori discussione, però in queste condizioni l'incandidabilità sarà una scatola vuota: pochi condannati ma molti pluriprescritti.
Questa è una sua valutazione di cui prendo atto. Non conosco il numero dei processi prescritti che possono riguardare politici.

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