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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 06:39.

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Veniamo a un caso concreto, quello spagnolo. L'intervento per le banche spagnole sarà a carico dell'Esm? Come ?
Lo scorso giugno la Spagna ha presentato una richiesta formale per ricapitalizzare le banche, strumento a disposizione dell'Efsf. Spagna e Efsf hanno firmato un Master agreement con dotazione fino a 100 miliardi, di cui 30 da utilizzarsi velocemente nel caso di necessità improvvisa. Fino all'8 ottobre, giorno in cui l'Esm è nato, esisteva solo l'Efsf e se la Spagna avesse richiesto i 30 miliardi fino a quel giorno sarebbe stato l'Efsf a darli. Ora è diverso: contratti e documentazione firmati da Efsf e Spagna sono stati trasferiti all'Esm, senza modifiche rilevanti, solo qualche ritocco dovuto al fatto che l'Efsf è regolato da legge lussemburghese mentre l'Esm è soggetto alla legge internazionale.
Se la Spagna dovesse chiedere 30 miliardi entro fine anno, sarà l'Esm a occuparsene?
Sì.
La Spagna ha disponibili fino a 100 miliardi. Se ne serviranno meno, la cifra finale dovrà essere formalizzata in una richiesta specifica?
Sì, la Spagna deve richiedere ufficialmente una cifra precisa. A quel punto l'Eurogruppo o il Board of Governors dell'Esm valuteranno la richiesta per approvarne la cifra finale, che potrebbe risultare metà dei 100 miliardi. La maggior parte di questo intervento potrebbe essere sborsato a fine novembre e forse una seconda tranche a inizio 2013. Questo è quanto ci si può aspettare. La Spagna ha stabilito con l'Efsf che avrebbe potuto avere 30 miliardi velocemente, se necessario. L'Esm li verserà se verrà richiesto, dopo l'approvazione dei ministri delle finanze dell'Eurozona. Di solito ricapitalizziamo le banche emettendo bond e trasferendoli allo Stato che si occupa dell'operazione.
Le banche spagnole saranno ricapitalizzate dall'Esm come quelle greche con l'Efsf, con bond emessi ma non collocati sui mercati?
Sì.
Veniamo all'Italia. Lo spread BTp-Bund sta scendendo. Qual è sua valutazione dei progressi fatti dall'Italia?
Lo spread è sceso, il BTp decennale è calato sotto il 5% e questo è molto molto meglio rispetto a sei mesi fa, 12 mesi fa. Penso che le misure fiscali e le riforme strutturali del Governo Monti stiano mostrando i primi risultati proprio con questo calo dei rendimenti. L'impatto delle riforme strutturali sulla produttività, per contro, non può ancora manifestarsi ma questo è normale, ci vogliono tra i due e i tre anni per vedere i miglioramenti sulla produttività. E l'Italia ha un problema particolare con la produttività: è stata sotto la media europea nell'ultimo decennio e sono mancate le riforme strutturali fino al novembre dello scorso anno, quando è arrivato Monti. L'Italia ora è sulla strada giusta e gli italiani non devono scoraggiarsi per colpa della mancanza di progressi immediati: arriveranno.
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