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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2012 alle ore 16:29.
L'ultima modifica è del 19 settembre 2014 alle ore 10:00.

Con quattro condanne si e' concluso questa sera davanti al Tribunale di Roma il processo per l'appalto della Scuola per marescialli di Firenze. Per il reato di corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d'ufficio i giudici hanno condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno Angelo Balducci e Fabio De Santis, rispettivamente ex presidente del Provveditorato ai Lavori pubblici e ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana.
Condannati inoltre gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli che ha avuto 2 anni e 8 mesi e Riccardo Fusi, condannato a 2 anni. A quest'ultimo il Tribunale, che ha riconosciuto a tutti gli imputati le attenuanti generiche, ha concesso la sospensione condizionale della pena. A Balducci e De Santis il Tribunale ha applicato l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Agli stessi Balducci e De Santis e ad altri altri due imputati il Tribunale ha attribuito le spese di custodia in carcere e l'incapacita' a trattare con la pubblica amministrazione per tutta la durata della pena inflitta.
Le condanne per concorso in corruzione sulla vicenda della Scuola dei Marescialli di Firenze sono state emesse dalla Prima Sezione Penale collegiale del Tribunale di Roma, presieduta da Mezzofiore. I pubblici ministeri Roberto Felici e Ilaria Calò avevano chiesto nel corso della requisitoria una condanna a cinque anni di reclusione per Angelo Balducci e Fabio De Santis. Condannati a tre anni e otto mesi, i due ex funzionari pubblici sono stati dichiarati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Il Tribunale ha inoltre dichiarato l'interdizione a contrattare con la Pubblica Amministrazione, per la durata della pena, per gli altri due imputati.
Il costruttore ed ex presidente della società Btp, Riccardo Fusi, è stato condannato a due anni di reclusione con pena sospesa, mentre la richiesta della Procura era stata di tre anni. Il Tribunale é stato più severo con l'imprenditore, Francesco Maria De Vito Piscitelli, noto alle cronache poiché, nel corso di un'intercettazione telefonica, rideva al telefono con il cognato la notte del terremoto dell'Aquila pensando agli affari che avrebbe potuto fare.
Piscitelli è stato condannato a due anni e otto mesi, mentre la richiesta della Procura era di due anni di reclusione. Secondo l'impianto accusatorio l'ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, insieme al provveditore della Toscana, Fabio De Santis, avrebbe cercato di pilotare i lavori della costruzione della Caserma Scuola dei Marescialli di Firenze per farli aggiudicare al costruttore Riccardo Fusi tramite l'intermediazione di De Vito Piscitelli. Il tutto sarebbe avvenuto nell'ambito dei lavori che si dovevano svolgere in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Secondo l'accusa, Balducci e De Santis, che nell'ambito dell'inchiesta erano finiti anche in carcere, avrebbero accettato la promessa di una somma di denaro.
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