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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2012 alle ore 09:08.

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L'ex ministro dell'Economia dal canto suo ha annunciato una sua lista per le elezioni del 2013 ma non é escluso che partecipi alle primarie. Tremonti, da sempre trait d'union tra il partito e la Lega Nord, rappresenterebbe il Nord del Paese, l'area del nostro territorio a più forte vocazione imprenditoriale.
Di peso diverso dagli ex colleghi di governo il ruolo dell'ex ministro dell'Interno e dello Sviluppo economico Claudio Scajola. Con 60 parlamentari a lui fedeli ha più volte minacciato la creazione di un gruppo autonomo, contestando la linea di Berlusconi e sostenendo come il Pdl sia un'esperienza ormai finita.

È insomma un partito in piena fibrillazione - a partire dal 'capò - quello che si avvia alle primarie. Un passaggio che comunque viene guardato con attenzione (mista a preoccupazione e con qualche punta di ironia) dall'opposta sponda politica.

Pierluigi Bersani, rispondendo ieri a Piacenza alla domanda su Berlusconi che, secondo le anticipazioni del libro di Bruno Vespa, avrebbe detto di non fare campagna elettorale contro il governo Monti sostiene che «mi pare che la campagna elettorale l'abbia già cominciata in un altro modo, non so se Vespa è aggiornato. Siamo in un momento in cui ci si sveglia al mattino e si vede che cosa succede dall'altra parte: mi pare evidente che la destra è nel marasma e questo - lo dico onestamente - non la considero una cosa buona per il Paese, sono preoccupato per quello che succede, vedo troppa confusione. Temo - dice ancora Bersani - che tocchi a noi organizzare un'isola di governabilità in un mare di rancore, disagio, insofferenza, come sta capitando proprio adesso in Sicilia. Questo non va bene. Dicono che fanno le primarie. Le facessero e cercassero anche loro di ritrovare un rapporto con i cittadini perché prima di tutto deve venire l'Italia».

Di fronte poi alla notizia delle difficoltà economiche che avrebbe il Pdl nell'organizzare le primarie Bersani si lascia andare ad una battuta: «Non fatemi dire che dobbiamo prestarglieli noi i soldi, fin lì non ci arrivo...». Immediata la replica di Alfano: «Bersani inciampa sullo stile e cade. Stia tranquillo: le primarie le faremo con soldi puliti e con dignità»

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