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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2012 alle ore 14:52.
L'ultima modifica è del 08 luglio 2014 alle ore 16:50.
Vasco Errani
L'assoluzione di Vasco Errani è stata pronunciata dal Gup di Bologna Bruno Giangiacomo perché «il fatto non sussiste».
Dieci mesi e 20 giorni: questa la richiesta del pubblico ministero Antonella Scandellari, affiancata dal procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso, per il governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani, accusato di falso ideologico in relazione all'inchiesta Terremerse.
La mattinata di ieri, che ha visto il presidente della Regione "seduto" al banco degli imputati, si è aperta con l'accoglimento da parte del giudice dell' udienza preliminare, Bruno Giangiacomo, della richiesta, avanzata dal legale di Errani, del rito abbreviato. Richiesta motivata dallo stesso avvocato come necessaria per arrivare alla sentenza in tempi rapidi, ossia entro la fine dell'anno in corso.
La vicenda per cui il presidente della Conferenza Stato Regioni si trova oggi sottoposto al giudizio della magistratura risale al 2009 quando Errani e due funzionari di viale Aldo Moro, Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti (che pure hanno chiesto il rito abbreviato e per i quali il Pm ha chiesto una condanna a un anno) fecero arrivare in Procura un memoriale in cui veniva dimostrata la correttezza delle procedure che erano state adottate nel finanziare un milione di euro alla cooperativa agricola ravennate Terremerse, all'epoca dei fatti contestati presieduta dal fratello di Vasco Errani, Giovanni.
In serata, Vasco Errani, accompagnato dal suo legale è uscito dal Tribunale di Bologna e, ai cronisti che lo attendevano, si è limitato a dire: «Non ho nulla da dichiarare: aspetto con rispetto e serenità la sentenza». Sentenza che, come spiegato dall'avvocato Alessandro Gamberini, verrà letta oggi alle 10.
Intanto il primo attestato di fiducia al governatore dell'Emilia Romagna arriva dal sindaco di Bologna, Virginio Merola che in una nota ha fatto sapere di averre la massima fiducia in Errani e di ritenere giusta la sua scelta di chiedere il rito abbreviato.
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