Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2012 alle ore 20:30.
L'ultima modifica è del 08 novembre 2012 alle ore 17:16.

My24
Alfano a Berlusconi: prendiamo decisioni o diventiamo barzellettieri. O ti candidi o non inseguiamo gelataiAlfano a Berlusconi: prendiamo decisioni o diventiamo barzellettieri. O ti candidi o non inseguiamo gelatai

Il ricordo degli esordi e in sondaggi in picchiata
Nel corso della riunione, Berlusconi ha citato se stesso e i successi del suo esordio in politica: «Abbiamo prodotto grandi riforme. Grandi riforme che sono andate nella direzione del compiacimento della pubblica opinione e che non hanno dato alcuno spunto alle opposizioni per attaccarle. Siamo quindi orgogliosi della nostra storia». Questo per il passato. Ora, Berlusconi ha di fronte una prospettiva tetra per il partito: «Ho commissionato dei sondaggi sulle primarie e sui candidati e non sono buoni - ha ricordato -, non mi danno buone notizie». Le primarie, ha aggiunto l'ex premier, «porteranno solo allo scoperto le nostre faide interne, quelle che hanno portato allo schifo i nostri elettori». Al termine del suo intervento, Berlusconi si è affidato comunque «alle decisioni del partito», anche se ha sottolineato: «credo che serva altro, perché il momento é difficile, difficile, difficile».

Alfano: fare le primarie «questione di serietà»
Nel suo intervento, il "delfino" di Berlusconi, il segretario politico del Pdl Angelino Alfano ha chiesto al partito scelte chiare: «non voglio essere designato a nulla» sollecitando «una decisione definitiva», perché «non siamo barzellettieri». E ha concluso con una presa di distanza dalle parole demolitorie di Berlusconi: «Mi assumo la responsabilità delle primarie, farle è una questione di serietà». Altrimenti, chiede, «Qual è l'alternativa? Forse inseguire qualche gelataio o ex presidente di Confindustria che nei sondaggi va peggio di noi?». «Dobbiamo aspettare - ha concluso - che arrivi il Berlusconi del '94? Finora non è venuto fuori. Allora scegliamolo tra noi. A meno che, è chiaro, non ci sia una scelta che - ha affermato rivolgendosi al Cavaliere - la riguarda personalmente e sulla quale c'è la clausola si sempre».

Berlusconi sceglie la linea soft: «il mio solo uno sfogo»
Le parole nette di Alfano hanno spinto il Cavaliere ad ammorbire la linea iniziale: «Il mio é stato solo uno sfogo per esprimere delle perplessità...». «Sono d'accordo con Alfano - ha aggiunto - sulla necessità di uscire oggi con una decisione. Secondo me - avrebbe osservato l'ex premier nle racconto di alcuni partecipanti alla riunione - a questo punto, occorre andare avanti sulle primarie». Nel corso dell'ufficio di presidenza, dall'ex ministro della Cultura Sandro Bondi è arrivata la richiesta di azzerare l'intero gruppo dirigente: a dare l'esempio, con l'immediata remissione dell'incarico nelle mani di Berlusconi, il tesoriere Rocco Crimi.

Alla fine Silvio converge: «Avanti con le primarie»
«È stata approvata una bozza di regolamento - ha spiegato Berlusconi - ed è stata data al segretario Alfano e ad altri quattro membri del partito il mandato per apportare eventuali correzioni. È stata richiesta a me la scelta di cinque garanti di svolgimento di queste primarie e si è anche deciso che siano anche un modo per il nostro movimento per ricollegarsi con i nostri elettori e di approvare non soltanto i candidati che dovranno poi ridursi a uno come segretario e poi, eventualmente, come nostro candidato alla presidenza del Consiglio se dovessimo andare a votare con questa legge elettorale, ma con queste convention abbiamo deciso di inserire anche un'approvazione della carta dei valori».

Ma le primarie non saranno salvifiche
Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche, avrebbe detto Berlusconi. Per «salvare» il Pdl «serve una grande rivoluzione all'interno del partito, bisogna cambiare tutto non solo il nome per recuperare i nostri elettori. C'è bisogno di un grande shock». E magari, avrebbe detto, «di un nuovo Silvio Berlusconi del '94». Comunque, volti nuovi e protagonisti nuovi per superare un momento che ha definito difficile, difficile, difficile.

Un voto per scegliere il nuovo nome
«Abbiamo inserito anche il voto sul nuovo nome - ha aggiunto Berlusconi - che si dovrà dare il nostro movimento, sulle tesi programmatiche e le nostre proposte per risolvere i problemi della gente. Saranno anche occasione per ricordare alla gente quanto abbiamo realizzato con i nostri governi che noi riteniamo i migliori della storia della Repubblica».

Shopping24

Dai nostri archivi