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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2012 alle ore 07:14.

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AUTO
Gomme termiche obbligatorie
Un paracadute per chi dimentica di rinnovare la polizza Rc auto, gomme invernali obbligatorie quando si prevedono forti nevicate, poteri ai casellanti per bloccare e multare chi non paga il pedaggio autostradale e revisione anche per le macchine agricole. Il maxi-emendamento al decreto crescita introduce novità importanti per gli utenti della strada.
Sul fronte Rc auto, lo stesso decreto ha abolito il tacito rinnovo, di fatto eliminando anche la "tolleranza" di 15 giorni prevista dal Codice civile. La modifica obbliga le compagnie a garantire ancora questa proroga della copertura. Quanto alle nevicate, è prevista la possibilità di vietare la circolazione fuori dai centri abitati anche a chi ha le catene a bordo: l'unico "passepartout" diventano le gomme invernali. Le multe per l'evasione del pedaggio potranno essere comminate anche dai casellanti, senza aspettare che intervenga la Polizia stradale.

BANCHE
Le fondazioni convertono le azioni privilegiate Cdp

Via libera alla conversione delle azioni privilegiate detenute dalla Fondazioni bancarie in Cassa depositi e prestiti in azioni ordinarie secondo modalità che permettano un equo rapporto di conversione, in modo da consentire il mantenimento degli azionisti privati nella Cdp.
Il rapporto di conversione sarà fissato dall'istituto di via Goito entro entro il 31 gennaio 2013. Un'operazione che secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato porterà nelle casse del ministero dell'Economia 790 milioni se si conta anche l'acquisto delle azioni rimanenti per arrivare ad una quota del 20 per cento del capitale. Approvata anche la riforma delle banche popolari, mentre salta la norma che avrebbe permesso a Mps di pagare in forma "mista" gli interssi sui Monti bond. La norma uscita dal decreto legge Sviluppo dovrebbe però rientrare nel Ddl stabilità.

BONUS PER USCITA DI LAVORATORI ANZIANI
Prepensionamenti semplificati
Si incentiva l'esodo dei lavoratori più anziani nelle aziende che hanno attivato procedure di mobilità collettiva. Una misura che si potra applicare anche ai dirigenti - sempre nell'ambito di processi di riduzione del personale - e non ci sarà più il diritto di precedenza, in caso di assunzioni, a favore del personale collocato in mobilità. Va precisato che le eventuali o
perazioni di prepensionamento non sono previste solo per i manager, ma per qualsiasi dipendente e che i relativi costi  sono a totale carico delle imprese, come previsto dalla legge Fornero. La modifica introdotta dal Dl Sviluppo riguarda solamente la possibilità che, in presenza di accordi sindacali, la stessa operazione di prepensionamento possa  avvenire anche nell'ambito di procedure collettive. L'intento della disposizione non è quindi quello di favorire i manager, ma semmai quello di favorire processi di avvicendamento tra il personale "prepensionando" e giovani da inserire in azienda. Operazione che, si ribadisce, è a totale carico delle aziende stesse. Con le norme approvate si prospettano quindi due procedure alternative: l'una che richiede un accordo sindacale, la validazione dell'Inps e l'accettazione del singolo  lavoratore interessato; l'altra, in base alla quale, concluso l'accordo sindacale, viene consentito al datore di lavoro, sempre ottenuta la validazione dell'Inps, di procedere ai prepensionamenti. Entrambe le procedure lasciano comunque inalterate tutte le garanzie per i lavoratori.

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