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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2012 alle ore 17:36.

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"Monti riflette a un suo ingresso nella battaglia elettorale in Italia", titola Les Echos, domandandosi se "Super Mario" passerà il Rubicone. "L'ipotesi di un governo Monti-bis è sottoposta a un accordo con la sinistra di Bersani. Una lista Monti' potrebbe rivelarsi un appoggio prezioso per il Pd al Senato".

Anche se il professore non ha lasciato filtrare nulla sulle sue intenzioni, le trattative per la costituzione di una "lista Monti" sono riprese alla grande, scrive il quotidiano francese. Ma Bersani ancora frena l'ipotesi di un Monti-bis.

Un economista della Barclays, Fabio Fois, spiega a Les Echos che "con le elezioni anticipate ci si guadagnerà prima in chiarezza".

Il Nouvel Observateur ha aperto stamane il suo sito con la cronaca dell'incontro con il primo ministro italiano quando era di passaggio a Cannes, sabato 8 dicembre, qualche ora dopo aver saputo che Berlusconi voleva cacciarlo dal potere. "Monti si confida prima delle dimissioni". E in un titolo sottolinea che Monti "molto corteggiato, potrebbe lanciarsi nella corsa al potere".

"La partenza di Monti inquieta gli europei", titola Le Figaro. Gli investitori hanno reagito male all'annuncio delle dimissioni di Monti, ma "non hanno ceduto al panico, convinti che il Cavaliere non sarà rieletto", nota il quotidiano, sottolineando il malessere provocato a Berlino dalle dimissioni di Monti e il concerto di lodi dei responsabili europei nei confronti dell'operato del primo ministro italiano.

Le pressioni su Monti da parte del centro e della gerarchia cattolica sono alla ribalta anche dello spagnolo Abc, mentre un editoriale di El Pais si concentra sulla candidatura del Cavaliere: "Berlusconi contro l'Europa".

"Ciao, Monti", è il saluto del Wall Street Journal, che a differenza del Financial Times non si sbilancia per la discesa di Monti nell'arena politica. "L'Italia ha bisogno di un premier riformista con un chiaro mandato".
Per il Wsj, poiché Bersani dipenderà dall'appoggio parlamentare dell'estrema sinistra, "la finestra per la liberalizzazione economica in Italia probabilmente si chiuderà con la partenza di Monti".

Ma Monti era limitato in quello che poteva fare perché non ha mai avuto un mandato: "Una profonda riforma economica, per essere accettabile in una democrazia, deve essere fatta con un mandato", sottolinea il Wsj, rammaricandosi per la mancanza di un serio portabandiera nella destra riformista.

Sulla homepage del quotidiano Usa, è il subbuglio sui mercati ,"La mossa di Monti mette sottosopra i mercati italiani". L'annuncio delle dimissioni - osserva il Wsj - sottolinea le sfide che la politica "burlesque" dell'Italia pone alla sua stabilità finanziaria.

"La partenza di Monti significa la fine di un governo di tecnici che è riuscito a imporre cambiamento là dove i politici tradizionali avevano fallito. Ora non è chiaro se quelle misure resteranno", scrive il Wsj. Ma non tutto è fatto e la sua partenza rischia di lasciare varie misure (come il taglio delle Province) nel limbo parlamentare.

In un commento, sempre sul Wsj, Richard Barley tranquillizza: "Le elezioni italiane non sono una buona ragione perché gli investitori vadano nel panico". Le dimissioni imminenti di Monti e il riemergere di Berlusconi hanno altro dramma nei mercati europei. "Ma questo non deve essere una tragedia per gli investitori. I titoli italiani saranno volatili durante una campagna elettorale probabilmente arroventata. C'è una buona chance che le elezioni diano come risultato una continuità con le riforme che rassicurerà gli investitori".

Il New York Times constata che Monti è piuttosto "freddo" all'ipotesi di candidarsi: "Il premier italiano si rifiuta di impegnarsi a concorrere", stretto tra le pressioni dei centristi e il freno di Bersani.

Ma anche se Monti decidesse di candidarsi, "resta da vedere se il suo programma d'austerità convincerebbe gli elettori italiani". Per molti italiani è "un leader non eletto che ha aumentato le tasse, innalzato l'età della pensione e reso più difficile per le piccole imprese sopravvivere".

Il Time, infine, ha messo in apertura sulla sua homepage la domanda cruciale: "L'uscita di Monti significherà il ritorno di Berlusconi?". Per il magazine Usa, è tempo di guai.

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