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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2012 alle ore 10:50.

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Nessuna replica da Monti, in vacanza "low profile" a Venezia
Da parte sua, il presidente del Consiglio dimissionario ha preferito non replicare alle critiche del centrodestra: a Venezia per una breve vacanza privata con i familiari e i nipoti, il Professore ha scelto di tenere un basso basso profilo, anche nella scelta dell'albergo e del ristorante. Monti ha infatti pranzato all'Hostaria Da Franz a Castello, sestiere popolare (menu degustazione 'Laguna' a partire da 35 euro a persona). Per l'alloggio, la scelta è caduta sulla Pensione Villa Maravegie (delle meraviglie): 27 camere tra cui una suite, con all'interno anche pezzi artistici di valore.

Attriti interni Passera-Udc
Nel pomeriggio di ieri, quando il il Professore si è posto ufficialmente alla testa dei centristi, si è registrata anche la distanza tra quanti puntavano ad una lista unitaria per entrambe le Camere, guidata dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera, e chi sosteneva le ragioni delle liste separate, in primis il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, in compagnia del ministro Andrea Riccardi (Cooperazione) e del presidente di Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo. La conferenza stampa serale del premier ha poi confermato il prevalere della linea Casini: per la Camera, Monti e la sua Agenda saranno il minimo comun denominatore di più liste espresse dalle diverse formazioni centriste affiancate da una Lista civica espressione della società civile selezionata direttamente dal Professore. Un modo, questo, per sfruttare ancora una volta il richiamo elettorale dello scudocrociato (simbolo Udc), contando sul doppio dei candidati ma anche di maggiore spazio in tv per la campagna elettorale. Al Senato, in campo ci sarà invece una sola lista unitaria che dovrebbe chiamarsi "Agenda Monti per l'Italia".

Casini (Udc): «Nessuna lite con Passera»
«Da oggi si apre una fase di responsabilità, basta con la demagogia e le false promesse. Vogliamo dare quel surplus di solidarietà e di socialità che é necessario», Pier Ferdinando Casini, leader Udc, apre il day after il debutto della nuova colazione centrista guidata dal premier uscente - che vede il suo partito una delle colonne portanti del progetto - con parole che rispecchiano la mission degli ex democristiani: «Monti ha chiesto integrazioni sull'agenda. Noi le faremo entro martedì su due punti fondamentali: socialità e famiglia. Il rigore non può essere disumano». Casini ha poi smentito che vi sia stata una lite con Corrado Passera nella riunione di ieri. «Lui la pensa così e ha motivazioni da vedere con gradissimo rispetto, ma francamente é una delle persone che stimo di più e che mi sono più amiche. Quando ho letto dello scontro Casini-Passera mi sono messo a ridere».

I "renziani" del Pd: «Interlocuire con Agenda Monti»
A poche ore dalla presentazione, la "Lista Monti per l'Italia" produce reazioni anche negli altri schieramenti. Alcuni dei "renziani" del Pd più sensibili all'Agenda del Professore (i parlamentari Stefano Ceccanti, Antonio Funicello, Paolo Gentiloni, Paolo Giaretta, Claudia Mancina, Alessandro Maran, Enrico Morando, Magda Negri, Umberto Ranieri, Giorgio Tonini e Salvatore Vassallo) sollecitano infatti il partito, in una lettera al Corriere della Sera, a «interloquire con l'Agenda Monti, inserendo nel programma di governo - a base della candidatura alla premiership di Bersani - le scelte essenziali» a partire dall'Europa e da fisco, lavoro e riforme. Unica strada, sottolineano, «Per vincere le elezioni e governare stabilmente l'Italia».

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