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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2013 alle ore 22:14.

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Il dramma degli imprenditori del Nord est
Sul fronte europeo, in particolare, Berlusconi dà ragione ad una imprenditrice, che in un passaggio in cui la trasmissione - dopo un lungo minuetto tra politico e giornalista che si fronteggiano seri e circospetti con punte di ironia reciproca, come il tormentone «Ma lei ha fatto le scuole serali» - si riaggancia all'attualità della crisi economica, denuncia il dramma dei piccoli imprenditori del Nord Est costretti al suicidio dalla recessione. «Noi imprenditori siamo in difficoltà, spiega la donna, e il governo pensa solo ad aiutare le banche». Dopo Monti la soluzione, aggiunge, sarebbe molto semplice: «Riprenderci la sovranità che ci hanno tolto. Non potremmo mai più crescere senza fare prima questo» .

La Bce diventi una banca vera o molti paesi fuori da euro»
«La banca centrale europea deve diventare una banca vera, ammette il Cav., che garantisca il debito pubblico, se no paesi come l'Italia, il Portogallo, la Grecia e l'Irlanda saranno costretti a tornare alla moneta nazionale, con la possibilità di procedere alla svalutazioni competitiva. Una cosa disastrosa, perché sarebbe la crisi dell'Europa, che è il nostro futuro». In precedenza, in risposta all'obiezione che sotto i suoi governi il debito é cresciuto, il Cav. ricorda che «il debito é sempre cresciuto perché i governi non hanno strumenti per operare e non possono fermare la spesa. Non dobbiamo ridurre annualmente come voleva Merkel - afferma l'ex premier alzando ancora la voce - col patto fiscale di 50 miliardi all'anno il nostro debito pubblico, dobbiamo farlo di soli 15 miliardi cosa assolutamente sostenibile».

Nel 2009 ristoranti pieni e italiani in vacanza, il Cav. conferma
I ristoranti sono pieni, si fatica a trovare un posto sugli aerei, i centri di vacanza sono affollati». Rilanciate in un servizio in apertura di puntata, le parole pronunciate dall'ex premier nel 2009 per minimizzare la recessione italiana vengono confermate parola per parola dall'ex premier: «Non annetto nessuna responsabilità al mio governo». La colpa è della crisi venuta dopo, spiega, nel 2011, e della cura di austerity voluta dal "Governo dei Professori".

«I Professori si sono montati la testa, Monti una testa dura»
Anche sul nodo delle tasse, il Cavaliere respinge il pressing del giornalista Santoro: «L'Imu doveva essere una imposta complessiva della tassazione locale, che doveva colpire anche la casa ma salvando la prima casa, che consideriamo sacra, il pilastro su cui ogni famiglia deve poter costruire il proprio futuro. Doveva essere un compendio di tasse locali per pagare i servizi locali. Il Governo Monti ha preso un'altra direzione, imponendo una imposta anche sulla prima casa. Noi abbiamo provato a cambiare le cose». L'affondo diventa più duro quando, rivolto proprio al conduttore, Berlusconi aggiunge: «Diciamoci la verità i professori si sono montati la testa». Anzi «Monti è una testa dura», che «non è stato possibile convincere».

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