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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2013 alle ore 22:14.

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L'Imu «non potevamo non votarla» o Governo a rischio
Uno dei temi "caldi" della puntata sembra essere prioprio l'Imu, che torna in primo piano quando Santoro accusa il centrodestra di aver di fatto assecondato la tassazione della casa. Berlusconi arriva di nuovo ad alzare la voce, accusando il governo Monti di aver operato uno «spostamento a sinistra». L'Imu «non potevamo non votarla - osserva Berlusconi - perché avremmo fatto cadere il governo. Dovemmo approvarla e decidemmo di presentare una variazione dando indicazioni per trovare i 4 miliardi necessari ma il governo ci disse che non era possibile e allora siamo arrivati al disaccordo totale che ha portato a farci toglire la fiducia».

Il siparietto sugli alimenti all'ex moglie Veronica Lario
La puntata prosegue con i due protagonisti attenti a non dare un vantaggio dialettico all'avversario. La tensione, che non è comunque altissima, si stempera quando il Cav scherza e ricorda a Santoro: «Lei é il leader della trasmissione, é lei che guadagna i dindi, io sono ospite». «Io ho tanto bisogno di guadagnare perché ogni giorno devo dare a una signora che é stata mia moglie, mi esprimo ancora in lire, 200 milioni di lire al giorno». Il conduttore osserva, riprendendo l'accusa rivolta dall'ex premier alle "giudichesse" della causa di separazione: «Erano giudici comuniste...», osserva. «Lo ha detto lei... Alla fine l'ha imparato», chiosa Berlusconi.

Disonesti nelle file Pdl? «Si può essere ingannati»
Spazio anche alla selezione dei candidati Pdl, che in alcuni casi presenta qualche zona grigia. «Nell'ultimo Parlamento avevo 400 tra senatori e deputati, e se qualcuno non è stato il massimo della probità e dell'onestà non si può pretendere e imputare colpe a chi deve giudicare». Così Silvio Berlusconi replica a Marco Travaglio, dopo che il giornalista ha letto un lungo elenco di persone che - elette nel Pdl - sono state coinvolte chi più chi meno in vicende giudiziarie. Il leader del Pdl spiega che situazioni del genere sono dovute «alla natura umana» e avere onestà totale è impossibile: «Non si può fare con i sacerdoti, non si può fare con i carabinieri. Si può essere ingannati».

La chiusa di Berlusconi: «Io mi vedo «buono e onesto»
In chiusura, Berlusconi abbandona ogni cautela: «Io ogni volta che mi sono presentato sono sempre stato votato da 11-13 milioni di italiani. Tutti coglioni?», chiede a Santoro dopo che il conduttore è tornato a lamentarsi per il monologo dai tempi poco televisivi che il leader del Pdl ha fatto contro Travaglio. Poco prima, il Cav si era definito «buono e onesto», provocando la replica di Santoro «Non è importante l'opinione che si ha di noi stessi ma quella che hanno gli altri di noi».

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