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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2013 alle ore 06:37.

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Primi effetti della «stretta» sulle società di comodo
FALLITI IN CALO
CONTI IN ROSSO
ALLA CASSA
107.000
33,7%
40.230
Risultano fallite o estinte circa
il 10% delle imprese che
si sono denunciate al fisco.
Un numero «elevato» anche secondo il Dipartimento delle Finanze che però fa notare
come nel 2009 le imprese in fallimento o in estinzione
fossero il 18,5% in più
Sulla riduzione dal 37% delle imprese in perdita nel 2009 al 33,7% potrebbe aver avuto un ruolo il giro di vite introdotto nel 2010 dall'amministrazione finanziaria sulle imprese in perdita sistemica, con tanto di possibile rettifica in diminuzione della perdita dichiarata
Le società che sono tassate in via ordinaria dichiarano un'imposta media di 40.230 euro, mentre
i gruppi societari che hanno optato per il regime del consolidato dichiarano una imposta
media di 3.816.230 euro (rispettivamente 40.180 euro e 4.540.230 euro nel 2009)
IL CARICO IRES
IN CREDITO
LA QUOTA DELLE SRL
50%
4.323
86,6%
Il carico dell'Ires per oltre il 50% è comunque sulle imprese di maggiori dimensioni ossia quelle con oltre 50 milioni di volume d'affari che dichiarano oltre la metà dell'imposta netta. Le dichiarazioni delle società di capitali sono state 1.081.650 con una crescita del 2,36% sul 2009
Sono 4.323 le società che nel 2010 vantavano un credito d'imposta per un valore medio di poco superiore ai 45mila euro. La stretta sugli interessi passivi, cioè l'indeducibilità oltre il 30% del Rol, ha interessato 245mila società per un ammontare complessivo di oltre 12,1 miliardi
Crescono le Srl che nel 2010 erano pari all'86,6% del totale. Invece, seppur di pochi decimi di punti percentuali, continuano a diminuire le cooperative (7,5%). Oltre il 51% delle società di capitali è attiva nel commercio (19%), costruzioni (18%) e manifatturiero (14%)

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