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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2013 alle ore 08:58.

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Monti? È stata la mia più grande delusione dopo Fini
«Monti è stato la più grande delusione dopo Fini», ha detto Silvio Berlusconi parlando a Radio 24. «Ci siamo cascati tutti con Monti. Se fosse ora non controfirmerei il decreto con la nomina di senatore a vita».Mario Monti «attacca noi che lo abbiamo sostenuto anche ob torto collo». È stata «una grande delusione per noi, ma i dati dei sondaggi che ho io lo vedono al 7 per cento e confermano che anche gli italiani condividono questa valutazione».

No all'aumento dell'Iva a luglio

E ha escluso l'aumento dell'Iva a luglio. «Abbiamo già lavorato sui singoli provvedimenti, già in gran parte scritti. La sinistra, invece, vuole la patrimoniale». Il Cavaliere ha detto di aver intenzione di destinare, con la riduzione del costo della macchina dello Stato, «otto miliardi alle imprese e otto miliardi alle famiglie con la riduzione dell'Irpef pagata sulle famiglie già dal terzo anno». Cominceremo «dal quoziente familiare, poi in quattro anni ci sarà l'eliminazione dell'Irap», dice l'ex premier.

Abbiamo solo 2,3 punti in meno della sinistra
Commentando le rilevazioni di Pagnoncelli che attestano il Pdl al 18%, Berlusconi ha detto che «i sondaggi di Pagnoncelli sono storicamente molto restrittivi rispetto a noi. Noi crediamo nel metodo della signore Ghisleri che ha sempre individuato qual era la realtà. Questi sondaggi ci danno a 2,3 punti in meno rispetto al centrosinistra. Io dentro di me penso che la rimonta c'è». Secondo Berlusconi «i cittadini non hanno avuto ancora modo di capire il nostro programma nè la questione della riduzione dell'Imu perchè si sono scagliati tutti contro di noi».

Interventi sul lavoro
«Sarò ministro dell'Economia e dello Sviluppo insieme», ha detto l'ex premier rispondendo a una domanda di Spetia. Per frenare l'aumento della disoccupazione. «Solo nell'edilizia - ha detto il Cavaliere - si passerà da 40 milioni di ore a 140 milioni di ore richieste alla cassa integrazione».

Sì a una regolamentazione delle coppie di fatto, no ai matrimoni gay
«Sono assolutamente d'accordo per una regolamentazione nel codice civile dei rapporti delle coppie di fatto - ha detto Berlusconi - non posso, per religione e per radici nel nostro elettorato, essere d'accordo con il matrimonio gay, credo che i tempi non siano maturi, anche se ho grande rispetto per chi si ama, per chi sta insieme».

Lo "ius soli" non è in programma, ma parliamone
Lo "ius soli", il riconoscimento della cittadinanza italiana per i bambini che nascono in Italia da genitori stranieri «non é compreso nel nostro programma», ha sottolineato Silvio Berlusconi. Ma a livello di opinione personale, il cavaliere non chiude: «io penso che ci devono essere alcune condizioni cioé che i genitori devono essere qui, avere un'attività di lavoro. Se ne può parlare, é da approfondire».

Mai pensato che Balotelli servisse alla campagna elettorale
«Non ho avuto nessun pensiero, nemmeno lo zero virgola zero per cento - ha detto Berlusconi a "Nove in punto" - che Balotelli servisse alla campagna elettorale».

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